La difficile assistenza agli anziani

Prendo spunto da una riflessione del sindaco sul fatto che Imola è superiore ai dati delle 20 regioni rispetto all'aspettativa di vita degli uomini e seconda dopo il Trentino per le donne. Dati statistici importanti e non confutabili ma che offrono spunti interessanti molto più ampi sulla vecchiaia.

Ognuno può guardare attorno a sé per avere una idea statistica di questo mondo : alcuni in super forma altri, direi la maggioranza, in compagnia di un esercito di badanti. La riflessione può andare in tre direzioni: la qualità della vita, la cura delle persone anziane, un cambio di mentalità rispetto alla relazione genitori / figli. È riconosciuto che l’allungamento della vita non è andato di pari passo con la qualità della vita stessa e nel caso dell’invecchiamento viene considerato un fenomeno naturale insito nella natura umana.

La cura della persona anziana, rispetto a molti anni fa, non fa più parte dell’ambito famigliare nel senso che non viene svolta direttamente dai famigliari, salvo eccezioni, ma delegata a strutture o a servizi privati svolti dalle cosi dette badanti o care giver. La famiglia vive lo stress dell’accudimento nella gestione di tale servizio e ne condivide il peso economico. Inutile, falsamente negare, che in certi momenti di sconforto l’allungamento della vita non viene apprezzato. Questo dovrebbe far riflettere noi genitori quando ancora siamo nel pieno delle nostre facoltà intellettive spingendoci a “sgravare” i nostri figli di un tale peso dicendo loro chiaramente come vorremmo fosse la nostra vecchiaia.

Non lasciamo ai nostri figli questa dolorosa scelta e diamo le indicazioni valutando tanti aspetti e lasciando da parte il nostro egoismo pensando che i figli ci debbano riconoscenza. Il rispetto genitori figli deve essere reciproco. Chiudo ponendo un quesito: come può accadere in una società che si definisce civile che non vi siano abbastanza strutture e che l’ammontare della pensione minima non copra le spese della struttura in cui ogni anziano avrebbe il diritto di andare o le spese del servizio privato se lo si preferisce? Siamo un paese di vecchi e l’immagine del vecchio nonno seduto nell’aia, che non rappresentava un peso, è oramai tramontata.

Donatella Tozzi