GAIA GENNARETTI
Cronaca

I geologi nella terra dei vulcani. Missione sui cambiamenti climatici nella zona colpita dalle eruzioni

Anche cinque maceratesi arrivati in Islanda nell’ambito del progetto “Iceland Stop Global Warming”. Marco Caporaletti: “Siamo vicini all’area evacuata, osserviamo la macchina di gestione delle criticità”

Il gruppo  di 26 geologi marchigiani  partiti  per l’Islanda nell’ambito  del progetto “Iceland Stop Global Warming”

Il gruppo di 26 geologi marchigiani partiti per l’Islanda nell’ambito del progetto “Iceland Stop Global Warming”

Macerata, 31 maggio 2024 – In viaggio nella terra dei vulcani per osservare gli effetti dei cambiamenti climatici. È l’esperienza che sta vivendo un gruppo di 26 geologi marchigiani nell’ambito del progetto “Iceland Stop Global Warming”, una concreta opportunità di monitorare e studiare la trasformazione dei ghiacciai islandesi.

Nel gruppo anche cinque geologi della provincia tra cui Marco Caporaletti di Tolentino. “Siamo qui – racconta – per un viaggio di approfondimento e ricerca sulle caratteristiche geologiche e ambientali del territorio focalizzandoci sui mutamenti climatici. Siamo partiti con una condizione di informazione generale circa una potenziale attività eruttiva nell’area di Grindavick, e delle centrali geotermiche della Laguna Blu”.

L’allerta è poi aumentata fino a ieri con la diramazione dell’informazione di attività effusiva nell’area. Non si tratta di un unico vulcano ma proprio di un’area in cui si aprono delle fratture nel terreno lunghe da tre a cinque chilometri e dalle quali fuoriescono fontane di lava alte fino a 50 metri.

La fase iniziale di eruzione è quella più pericolosa a causa della fuoriuscita di gas tossici e infatti attualmente la zona e la città di Grindavick (3.800 abitanti) sono state evacuate. “Stiamo cercando di capire se sarà possibile avvicinarci ed è nostro interesse anche osservare la macchina di gestione della criticità. In ogni caso nelle prossime ore saremo in prossimità della zona in modo da essere pronti eventualmente ad avvicinarci il più possibile, considerando che comunque le eruzioni degli ultimi quattro anni sono ancora in fase di raffreddamento”.

Un viaggio che può sembrare molto avventuroso ma che in realtà ha l’obiettivo ben preciso di osservare non solo gli effetti dei mutamenti climatici ma di molto fenomeni geologici. “Questo episodio eruttivo – precisa Caporaletti – ci permetterà di comprendere meglio il nostro pianeta. Noi siamo sempre sul pezzo, per trasmettere le nostre esperienze”.

Sono 26 in totale i geologi partiti dalle Marche per questo viaggio. Dalla provincia di Macerata ci sono, oltre a Marco Caporaletti, anche Mauro Cataldi di Caldarola, Elena Sorci di Cingoli, Marcello Maccari di Camerino e Fabio Lunerti di Gagliole.

Dalla provincia di Ascoli ci sono Cinzia Marucci, Francesca Acciaccaferri, Morena D’Angelo, Rossella Capriotti, Annalisa Gricinella, Pierluigi Anasparri, Andrea Cavucci, Domenico Gentili, Massimo De Vecchis, Gianni Mancini, Oreste Schiavoni, Raffaele Prezzavento, Fabio Vannicola e Ugo Cittadini. Sono Fermani invece Massimo Magnaguadagno, Paolo Malaspina, Giordano Fortuna, Diego Pacetti. E i pesaresi Cristiana Nasoni, Massimo Sergenti e Ennio Palma.