PAOLA PAGNANELLI
Cronaca

I "portoghesi" sugli autobus. Multe più che raddoppiate: "Controlli nelle ore di punta"

Apm, in ripresa il numero di biglietti e abbonamenti. Ma i numeri pre-Covid restano lontani. Micucci Cecchi: "L’aumento dei costi mette in crisi il sistema, la Regione ne tenga conto".

I "portoghesi" sugli autobus. Multe più che raddoppiate: "Controlli nelle ore di punta"

I "portoghesi" sugli autobus. Multe più che raddoppiate: "Controlli nelle ore di punta"

Dopo la pausa imposta dal Covid, si torna a viaggiare con i mezzi pubblici. Risalgono dunque i numeri di biglietti, abbonamenti e in maniera nettissima le multe, raddoppiate rispetto all’anno scorso e anche rispetto al 2019. "Siamo ancora lontani dai dati pre pandemia, e di questo dovrà tenere conto anche la Regione", rileva il presidente dell’Apm Gianluca Micucci Cecchi. "Passati l’effetto Covid e lo smart working, che avevano molto penalizzato i trasporti pubblici, ora la situazione è in ripresa".

"Dal 2022 all’anno scorso, gli abbonamenti sono aumentati del 20 per cento, sono stati 9.069 rispetto ai 7.557 dell’anno prima. Anche i biglietti sono aumentati, passando da 282.535 a 320.541, il 13 per cento in più. Di conseguenza, sono aumentate anche le sanzioni, che sono da 50 euro: erano 787 nel 2022, sono state 1.735 nel 2023, più del doppio. Grazie ai controlli sui bus, sono aumentati quasi del 30 per cento i biglietti fatti a bordo, da 6.070 a 7.895". Tra i vari tipi di biglietti comprati per gli autobus urbani, a registrare un boom sono stati i carnet da dieci: ne sono stati venduti 9.570, contro i 270 del 2022. "Questo prodotto è stato ripristinato in accordo con l’amministrazione, perché si è ritenuto fosse vantaggioso". Anche gli abbonamenti mensili per studenti sono tornati, con un aumento dell’11 per cento: da 837 a 933. Raddoppiati gli abbonamenti settimanali, da 200 a 410. Quelli mensili segnano un più 32 per cento, passando da 2.971 a 3.913. Unico calo, del 6 per cento, degli abbonamenti annuali per studenti, da 1.041 a 974. I dati sono confortanti ma, precisa il presidente, vanno confrontati al pre-Covid. Si vede allora che rispetto al 2019 gli abbonamenti sono diminuiti del 4 per cento, nonostante gli abbonamenti settimanali e per studenti siano molti di più nel 2023. Per i biglietti si segna un meno 20 per cento, sebbene il carnet da 10 abbia limitato il danno. L’unico dato che è nettamente aumentato è quello delle multe, perché nel 2019 erano state 725: "Abbiamo voluto aumentare i controlli nelle ore di punta, ed evidentemente abbiamo fatto bene viste le sanzioni fatte. Il sistema del trasporto pubblico locale, tradizionalmente in sofferenza, ha avuto segnali importanti di ripresa – commenta Micucci Cecchi –. Questo modello è stato pensato in sofferenza, perché è un autentico servizio pubblico, finanziato dalla Regione, dal Comune e solo per un terzo dai biglietti. Negli ultimi anni però i costi, per il metano e per la manutenzione, hanno messo in crisi il sistema. Il finanziamento regionale oggi non copre più un terzo della spesa. Inoltre Macerata copre 850mila chilometri all’anno, mentre Osimo ad esempio, una città di dimensioni simili, 300mila, e Civitanova 450mila. Ma è necessario un adeguamento dei finanziamenti a fronte degli aumenti dei costi".