LORENA CELLINI
Cronaca

"Incertezza per studenti e famiglie"

"Non ha confini l’arroganza del governo Acquaroli e del centrodestra che lo sostiene" commenta Romano Carancini, consigliere regionale del Pd,...

"Non ha confini l’arroganza del governo Acquaroli e del centrodestra che lo sostiene" commenta Romano Carancini, consigliere regionale del Pd,...

"Non ha confini l’arroganza del governo Acquaroli e del centrodestra che lo sostiene" commenta Romano Carancini, consigliere regionale del Pd,...

"Non ha confini l’arroganza del governo Acquaroli e del centrodestra che lo sostiene" commenta Romano Carancini, consigliere regionale del Pd, a proposito dell’accorpamento degli istituti di Caldarola e Colmurano bloccato per la seconda volta dal Tar. "Un’arroganza tipica di chi concepisce il potere per fare ciò che vuole, anche quando di mezzo ci sono i bisogni dei piccoli Comuni, delle famiglie, degli studenti, dei lavoratori. Anche quando si affrontano temi fondamentali come l’istruzione. Purtroppo questo è stato il modus operandi adottato negli ultimi cinque anni e l’accorpamento scolastico ne è la conferma. Quell’operazione priva di ogni logica amministrativa, inclusa nel colpo di mano messo a segno da Acquaroli il dicembre scorso con la delibera di giunta 2052 sulla Programmazione della rete scolastica, ha suscitato nei Comuni e nelle famiglie prima stupore e poi rabbia". Carancini ricorda di aver sottolineato in Regione "la grave penalizzazione che quell’accorpamento avrebbe comportato per le famiglie, gli studenti e gli insegnanti. Sulla questione era intervenuto anche il Tar, chiedendo alla Regione di spiegare le ragioni che l’avevano ispirata, oscure anche per la magistratura amministrativa. Ora lo stesso Tar con una nuova ordinanza ribadisce la sospensione di quella delibera 2052 e chiede nuovamente conto alla Regione di chiarire i criteri su cui è fondata. Il Tar vuole vederci chiaro sui motivi che hanno condotto Acquaroli e la giunta a non tenere conto degli indirizzi della prima commissione consiliare, i quali avevano raccomandato di assicurare la sospensione degli accorpamenti per l’anno scolastico 2025-2026 nei Comuni delle unioni montane". Il risultato, conclude Carancini, "è un assurdo clima di incertezza e di grande preoccupazione sulle ripercussioni che ci saranno qualora l’accorpamento venisse confermato".