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In pronto soccorso a Macerata operano anche medici delle cooperative private
Macerata, 29 maggio 2024 – Un milione e 264mila euro per aumentare il numero delle prestazioni, riducendo le liste d’attesa, e valorizzare il personale. È quanto messo a disposizione dalla Regione per l’Ast 3 di Macerata, 921mila euro per il personale medico e 343mila euro per quello del comparto, nell’ambito di un impegno complessivo per il sistema sanitario marchigiano di oltre 7 milioni di euro (5milioni 120mila euro per i medici e 2 milioni 48mila euro per il comparto).
Questi fondi andranno a finanziare prestazioni aggiuntive per far fronte alle carenze di personale sanitario, ridurre le liste di attesa e il ricorso alle esternalizzazioni, vale a dire le cooperative private, presenti in particolare nei servizi del dipartimento di emergenza - urgenza (soprattutto i pronto soccorso). Nel mettere a punto il provvedimento è stato previsto un compenso maggiorato fino a 100 euro l’ora per le prestazioni dei medici e di 60 euro l’ora per quelle del personale del comparto: una scelta mirata, perché si tratta di retribuzioni simili a quelle corrisposte ai medici inviati dalle cooperative private, incentivando in tal modo medici e infermieri a dare la propria disponibilità.
E, in effetti, è paradossale che per coprire i vuoti negli organici ci si serva di medici che arrivano da strutture private e che, in minor tempo incassano molto di più di un medico ospedaliero strutturato. In ogni caso, dopo la proroga di un mese, il prossimo 10 giugno scadono i contratti in essere tra l’Ast di Macerata e le cooperative private che mettono a disposizione medici per i pronto soccorso di Civitanova e Macerata.
Lo sforzo in atto da parte dell’Ast è quello di arrivare a quella data avendo nel frattempo reperito i medici mancanti (una quindicina tra i due ospedali), obiettivo non semplice da raggiungere. A meno che non ci sia un nuovo provvedimento del governo nazionale, dunque, il finanziamento regionale dovrebbe anche servire a evitare situazioni difficili.
I criteri di ripartizione sono stati condivisi con le Aziende del Servizio sanitario regionale e le organizzazioni sindacali: le risorse destinate alla dirigenza medica sono state ripartite in base al criterio degli accessi in pronto soccorso relativi all’anno 2023; quelle destinate al comparto sono state suddivise in base al personale in servizio, sia a tempo determinato che indeterminato, alla data del 31 dicembre 2023.
“L’aumento del compenso orario per le prestazioni aggiuntive – rivendica la giunta regionale delle Marche – era una nostra richiesta avanzata al ministro della Salute Orazio Schillaci durante la Giornata delle Marche nel 2022, richiesta a cui il governo ha dato seguito”.