
Niente Cas per chi non ha presentato il progetto nei tempi: tanti chiedono di riavere i soldi. Giombetti: "Molte lettere dagli avvocati". Castelli: "In situazioni particolari si può fare istanza".
Non sono pochi i terremotati della provincia che, per vari motivi, hanno perso il Cas. C’è chi non percepisce più il contributo di autonoma sistemazione perché il suo tecnico non ha presentato il progetto entro la scadenza dello scorso 30 giugno. O chi non ha rinnovato nei tempi previsti la dichiarazione di mantenimento dei requisiti per i benefici di assistenza. Non mancano casi delicati, che faticano a trovare una risoluzione. Come quello di una caldarolese (che dopo il terremoto vive a Macerata) a cui all’improvviso, disgraziatamente, è morto il geometra e ha fatto molta difficoltà a trovare un sostituto per una serie di vicissitudini.
Anche a Tolentino l’assessore Flavia Giombetti si è imbattuta in una situazione analoga, con un tecnico deceduto. "Secondo me in situazioni come queste il Cas non dovrebbe essere tolto perché si tratta di giustificato motivo – spiega –. Quindi invito il terremotato a fare una relazione e portarla in Comune, il quale farà da tramite con la struttura commissariale e l’Usr". Questo nodo specifico resta da sciogliere. Però in altri casi il contributo è stato ripristinato: "Ad esempio per una novantenne tolentinate sola, che ha un figlio settantenne fuori regione o per un cittadino che è stato ricoverato per lungo tempo in ospedale e poi ha dovuto fare la riabilitazione al Santo Stefano. Ho chiesto al sindaco (mauro Sclavi, ndr) di asseverare le relazioni. In generale ovviamente guardiamo sempre tutta la documentazione e facciamo i dovuti controlli. Analizziamo caso per caso. Certamente non fa fede il certificato medico per l’influenza". Giombetti dichiara di aver ricevuto tante lettere di avvocati per conto di chi non ha rispettato le scadenze. "Molti ci provano – continua l’assessore – ma, in assenza di giustificato motivo, non possiamo fare nulla".
Giovedì 30 gennaio, dalle 12, sarà riattivata la piattaforma informatica attraverso cui presentare la dichiarazione per il mantenimento dei requisiti del contributo per il disagio abitativo Cda (ex Cas) e per chi alloggia nelle Sae e negli appartamenti in sostituzione delle Sae. All’indirizzo internet https://appsem.invitalia.it sarà possibile compilare e caricare il modulo; c’è tempo fino alle 23.59 del 31 marzo. "La ricostruzione è un percorso complesso, fatto di ostacoli e scadenze che richiedono impegno e attenzione da parte di tutti. Tra i doveri fondamentali di chi percepisce il contributo c’è quello di confermare periodicamente i requisiti necessari – ha ribadito Giombetti –. Dal 4 febbraio (il martedì e il giovedì) in Comune sarà attivo di nuovo uno sportello con personale dedicato per aiutare chi ha difficoltà a compilare la dichiarazione".
Anche il commissario Guido Castelli interviene sul tema: "Di fronte a casi particolari, come la morte improvvisa di un tecnico, il mio invito ai cittadini è fare istanza in Comune". Questo non rientra tra gli impedimenti oggettivi elencati dalla struttura commissariale, di natura geomorfologica, amministrativa o giudiziaria, o indotti da provvedimenti sospensivi della pubblica amministrazione, come ad esempio "le zone rosse", i dissesti idrogeologici ecc. "Sono impedimenti oggettivi quelli a causa dei quali non è stato possibile presentare il progetto perché mancano proprio le condizioni – conclude Castelli –. Fa pensare però il fatto che abbiamo registrato un’impennata delle pratiche di ricostruzione proprio a ridosso della scadenza di giugno".