FRANCO VEROLI
Cronaca

Macerata: stangata sui rifiuti, via libera del Comune a un aumento del 7,9%. E nel 2025 si sale ancora

Disco verde del Consiglio: rincari per la Tari già a partire da quest’anno. Castiglioni (FdI): "Una scelta obbligata, non possiamo fare altro". Ricotta (Pd): il centrodestra si conferma incapace e i cittadini pagano

Un’operatrice del Cosmari alle prese con la selezione dei rifiuti

Un’operatrice del Cosmari alle prese con la selezione dei rifiuti

Macerata 30 aprile 2024 – Via libera del consiglio comunale di Macerata alla nuova tassa sui rifiuti urbani per il 2024, in aumento del 7,9% rispetto al 2023. Una decisione motivata con la presa d‘atto del piano finanziario 2024 – 2025 quale approvato in sede di Assemblea territoriale d’ambito, per un importo di 8.796.273 euro per quest’anno e di 9.631.919 euro per il prossimo. Somme ridotte a 8.392.911 e 9.228.557 visto che nella determinazione della tariffa devono essere scomputate le detrazioni previste dalla determina Arera 2/Drif/2021.

L’aumento è inferiore rispetto a quello previsto nella delibera dell’Assemblea territoriale d’ambito, dove si indica l’aumento percentuale necessario a coprire la crescita dell’onere finanziario di cui i Comuni devono farsi carico, ma è pur sempre significativo. Nel 2023 il peso della gestione sul comune è stato di 1.317.944 euro, salito a 1.443.149 euro nel 2024 (+9,5%), in ulteriore ascesa fino a 1.580.248 euro nel 2025 (+9,5%). Per l’anno prossimo, dunque, è già previsto un altro aumento.

Rispetto a quanto deliberato nell’Assemblea territoriale d’ambito, ogni Comune agisce con flessibilità e spalma la Tari secondo le proprie determinazioni, ma gli aumenti sono ormai decisi. Nella delibera, approvata dai partiti di maggioranza con il voto contrario delle opposizioni, si fa riferimento alle determinazioni dell’Arera e dell’Ata, ma non al fatto che attualmente i rifiuti vengono trasferiti fuori provincia, con un notevole aggravio dei costi, perché non abbiamo un sito sul nostro territorio dove poterli conferire.

Gli aumenti della Tari sono dovuti anche ad altri fattori, ma soprattutto a questo. Piefrancesco Castiglioni, capogruppo di Fratelli d’Italia, ieri mattina aveva convocato una riunione urgente della commissione bilancio, di cui è presidente, proprio per discutere degli aumenti. "Dobbiamo adeguarci a quanto deciso da Arera e dall’Assemblea territoriale d‘ambito, non possiamo fare altro", dice.

Quanto al fatto che non si può ignorare l’impatto prodotto dalla mancanza di una discarica in provincia, Castiglioni taglia corto: "Per vent’anni le amministrazioni precedenti non hanno fatto nulla e ora si chiede a noi di fare in poco tempo. Ci stiamo lavorando, ormai il numero dei siti su cui scegliere quello in cui realizzare il nuovo impianto è sempre più ristretto".

Di tutt’altro avviso Narciso Ricotta, capogruppo del Pd. "Chissà per quanto andrà avanti questa storia di accusare sempre quelli che c’erano prima. La Provincia a guida centrosinistra individuò il sito di Cingoli, quello ormai esaurito e in attesa di ampliamento, e ne pagò lo scotto elettoralmente. Il centrodestra che governa la Regione da quasi quattro anni non ha ancora definito il piano regionale dei rifiuti. In sede all’Ata il centrodestra ha la maggioranza, ma la verità è che dimostra di essere incapace a governare il problema. E il costo lo pagano i cittadini".