Si abbassa un’altra saracinesca. "Non c’è più vita nel quartiere"

Macerata, chiude dopo quasi 34 anni l’edicola di Francesco Grilli: "Tanti negozi spariti"

Francesco Grilli, titolare dell'edicola di via Barilatti. Chiude dopo 34 anni di attività

Francesco Grilli, titolare dell'edicola di via Barilatti. Chiude dopo 34 anni di attività

Macerata, 12 dicembre 2023 – Dopo poco meno di 34 anni di attività, chiude l’edicola di via Barilatti. "Fino all’ultimo ho cercato di resistere – racconta il titolare, Francesco Grilli –, ma oggi tutto è cambiato ed è diventato troppo difficile. Mio malgrado, alla fine dell’anno dovrò chiudere". L’edicola era aperta dal primo aprile del 1990. "Ho vissuto il periodo d’oro e la decadenza del quartiere. Fino a 15-20 anni fa questa zona era piena di negozi e di persone. Si andava al bar, dai meccanici, alla gastronomia. C’era sempre gente che passava, c’era vita, tutti facevamo più vita di quartiere. Tra l’altro, negli anni Novanta i giornali si vendevano con i gadget, e poi si vendevano le caramelle, i giocattoli, gli articoli di cancelleria. La scuola era piena e solo io avevo quegli articoli. Non avevo un attimo libero, c’era sempre qualcuno che entrava".

Approfondisci:

Dopo 50 anni chiude Ready Fashion a Macerata: "La fine di un ciclo ricco di gioie"

Dopo 50 anni chiude Ready Fashion a Macerata: "La fine di un ciclo ricco di gioie"

Poi? "Adesso è tutto diverso. Il palazzo di fronte è in ricostruzione e da anni non è più abitato. Tanti negozi non ci sono più. Ma tutti abbiamo cambiato modo di vivere: anche chi abita qui, esce la mattina e torna la sera. Molti portano i figli a scuola altrove, magari vicino alla casa dei nonni. Si rientra la sera, dopo aver fatto la spesa in qualche centro commerciale. Avere un centro commerciale dentro la città non credo sia stata una buona idea, ci siamo tutti impoveriti".

Approfondisci:

Morìa di negozi in centro: "Il Comune deve aiutarli"

Morìa di negozi in centro: "Il Comune deve aiutarli"

Senza l’edicola, il quartiere perde un punto di riferimento. "Per molte persone sì. Io portavo il giornale a casa di chi era cliente anni fa, e oggi magari non riesce più a muoversi da casa. Tanti venivano qui anche perché mia moglie lavorava alle Poste, e le lasciavano i bollettini per i pagamenti. C’era un rapporto così stretto con i clienti, che se qualcuno entrava e non mi trovava, prendeva il giornale e mi lasciava i soldi sul bancone. Anche con il Covid ho resistito, per continuare a mettere a disposizione i giornali. Pur essendo già in pensione, ho sempre preferito rimanere a lavorare. Ma ora, con grandissimo dispiacere devo chiudere".

Cosa l’ha spinta a questa decisione? "Fino a pochi giorni fa non ero ancora convinto. Ma ora ho visto che il governo attuale ha tagliato un contributo che era riconosciuto alle edicole, e se non c’è più neppure quello è davvero troppo difficile continuare ad andare avanti. Purtroppo devo dire basta".