Farina di grillo a tavola, i primi in Italia: "Il ministro Lollobrigida venga a trovarci"

Partita la distribuzione, Josè Cianni ( Nutrinsect di Montecassiano): siamo soltanto all’inizio, ma il mercato crescerà. "Siamo una realtà 100% made in Italy, vorremmo essere difesi come tutti gli allevatori del Paese"

Josè Cianni, amministratore delegato della Nutrinsect di Montecassiano, mostra la farina di grilli prodotta dalla sua azienda (foto Calavita)

Josè Cianni, amministratore delegato della Nutrinsect di Montecassiano, mostra la farina di grilli prodotta dalla sua azienda (foto Calavita)

Macerata, 30 gennaio 2024 – Nuova pagina per la storia dell’alimentazione. L’azienda Nutrinsect di Montecassiano – nata nel 2016 come start-up e oggi vera e propria impresa con un impianto di mille metri quadrati e un allevamento di dieci milioni di grilli del tipo Acheta domesticus – è diventata la prima e unica azienda italiana autorizzata alla produzione e commercializzazione di polvere di grillo liofilizzata per uso alimentare umano.

Superando la precedente destinazione della polvere per i soli mangimi animali, l’azienda compie un ulteriore passo in avanti riguardante l’introduzione delle farine d’insetti sul mercato. Servirà tempo per l’arrivo di questi prodotti sugli scaffali dei supermercati, ma intanto la Nutrinsect ha ottenuto il via libera per la distribuzione del prodotto. Si entra quindi in una nuova fase nello sviluppo del settore. "Da questo momento la polvere di grillo liofilizzata sarà distribuita per noi dall’azienda Reire di Reggio Emilia – annuncia l’amministratore delegato Josè Francesco Cianni –, raggiungendo le aziende e i canali horeca (il settore dell’industria alberghiera, ndr). L’industria di insetti, se vogliamo definirla così, è ancora all’inizio, ma essere la prima azienda italiana nella storia a ricevere questa autorizzazione ci rende fieri. Il mercato sta crescendo e saremo contenti di vedere che altre realtà la riceveranno nel prossimo periodo".

Soggetto della novità è un prodotto innovativo, proteico, naturale ed ecosostenibile: un "super food", come Cianni lo definisce. "L’opportunità è grande, e non lo diciamo in veste di imprenditori, ma di lavoratori – spiega –: allevare questo insetto aiuta a capire quanto sia un prodotto di altissima qualità con valori nutrizionali incredibili. Senza l’utilizzo di medicinali, la proteina generata è inoltre altamente sostenibile, poiché il consumo delle risorse risulta minimo rispetto a qualsiasi altro animale".

E nonostante la novità, nessun dubbio dell’amministratore delegato sul futuro successo dell’ingrediente: "Immagino sia un prodotto strano da comprendere, ci vorrà informazione ma non dovremo convincere nessuno. Per arrivare alle produzioni su larga scala ci vorrà ancora tantissimo tempo, ma quando i nostri chef introdurranno la polvere nelle loro cucine e le persone la proveranno, rimarranno colpite dalla sua bontà".

"Sarebbe un onore se il ministro Francesco Lollobrigida venisse a visitare il nostro stabilimento – propone poi, immaginando un incontro col ministro dell’Agricoltura –. La nostra è una realtà 100% made in Italy: pur occupandoci di un animale diverso da quelli che vengono normalmente allevati, siamo a tutti gli effetti allevatori e imprenditori italiani in un contesto di produzione italiana. Vorremmo quindi essere difesi come tutti gli allevatori del Paese – conclude Cianni –, soprattutto per quanto concerne un prodotto nuovo come questo rispetto a polveri che possono giungere fino a noi dall’altra parte del mondo. Nel settore nessuno più di noi può spiegare di cosa si tratta, ci abbiamo lavorato per anni e continuiamo a farlo: ci sentiamo dei professionisti".