Quando ci sono i giorni della merla e perché si chiamano così: leggenda e previsioni meteo

In questo strano inverno che tempo farà nei giorni tradizionalmente considerati i più freddi dell’anno? Ecco cosa raccontano le credenze popolari. Il 2 febbraio poi è il giorno della Candelora, con relativa filastrocca meteorologica

Giorni della merla 2024: sarà freddo o caldo?

Giorni della merla 2024: sarà freddo o caldo?

Bologna, 29 gennaio 2024 – Sono tradizionalmente ritenuti i giorni più gelidi dell’anno ma, ai tempi del cambiamento climatico, anche le convinzioni più solide sono destinate a sgretolarsi miseramente. I ‘giorni della merla’, che cadono nel periodo del 29, 30, 31 gennaio, quest’anno saranno probabilmente caldi, ben oltre le medie del periodo.

La credenza popolare vuole che, se nei giorni della merla le temperature sono particolarmente rigide, la primavera che segue sarà piacevole, se invece sono miti, la stagione primaverile tarderà ad arrivare. In questo strano inverno che, finora, si è palesato solo per fugaci sprazzi, sembra proprio che sarà l’anticiclone africano a farla da padrone: una gigantesca cellula di alta pressione subtropicale si è infatti posizionata sulla parte meridionale dell'Europa e dovrebbe risalire verso nordest intorno al 28 gennaio, per completare l’affondo atlantico in direzione delle isole Azzorre. Gli effetti si faranno sentire soprattutto in montagna: per chi vive in pianura, complice il fenomeno dell’inversione termica, cambierà assai poco, poiché le giornate continueranno a essere grigie e umide, con una qualità dell’aria in peggioramento a causa dello scarso rimescolamento delle correnti.

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I giorni della merla: cosa dicono le leggende

Una delle leggende più note sui ‘giorni della merla’ narra che una merla bianca, con i suoi piccoli, si fosse rifugiata in un comignolo fuligginoso per ripararsi dal freddo: ne sarebbe uscita qualche giorno dopo, ricoperta di nero. Da allora, tutti i merli sono neri.

Un'altra leggenda racconta, invece, che gennaio fosse particolarmente dispettoso e provasse una certa invidia per una merla bianca. Ogni volta che quest'ultima usciva dal nido alla ricerca di cibo, gennaio scatenava freddo e neve. La merla decise allora di accumulare una scorta di cibo per non uscire tutto il mese che, allora, aveva soltanto 28 giorni. L'ultimo giorno, la merla uscì dal nido, convinta di aver ingannato gennaio che, al contrario, si risentì così tanto da chiedere tre giorni in prestito al mese di febbraio e scatenare una tempesta di neve e gelo. La merla si rifugiò allora in un comignolo per tre giorni e, quando ne uscì, era completamente nera.

Cosa dicono le previsioni

Passando dalla leggenda alla realtà, il paesaggio che oggi fa da sfondo ai voli dei merli è assai meno invernale, anzi: specialmente sulla pianura padana e sul medio Adriatico, le temperature sopra media genereranno foschie dense e nebbie persistenti, favorendo il fenomeno dell’‘inversione termica’ (il raffreddamento degli strati d’aria prossimi al suolo e il progressivo riscaldamento all’aumentare della quota d’altitudine).

Sarà più freddo in pianura, insomma, e più caldo in collina e in montagna. Ma vediamo nel dettaglio cosa dobbiamo aspettarci per l’ultimo scorcio del mese secondo gli esperti di Arpae (Agenzia regionale per la prevenzione, l’energia e l’ambiente).

Tendenza meteo del 29, 30 e 31 gennaio sull’Emilia-Romagna

"La presenza di un promontorio anticiclonico sull'Italia manterrà condizioni di tempo stabile – si legge sul sito web di Arpae – con temperature miti e cielo sereno in montagna. In pianura, per la persistenza di una forte inversione termica, ristagnerà aria umida e fredda, con nebbie persistenti in parziale diradamento durante le ore centrali della giornata. Temperature senza variazioni di rilievo, ma superiori alla media in montagna”.

Candelora: cos'è, la filastrocca e cosa si festeggia

La Candelora non c'entra, tecnicamente, con i giorni della merla, ma la festa - che si celebra il 2 febbraio - riguarda sempre credenze e previsioni meteorologiche. In America, per dire, coincide col 'Giorno della marmotta' (farà caldo o freddo a seconda dell'ombra proiettata dall'animale che esce dalla tana). In Italia nei giorni della Candelora si sprecano le versioni dialettali di una stessa filastrocca meteorologica che recita più o meno così: "nel giorno della Candelora, che nevichi o piova, dall'inverno siamo fuori, ma se c'è il sole ne avremo ancora per un mesetto" (in bolognese: Al dé dl'Inzariôla, o ch'al naiva o ch'al piôva dal invêren a sän fòra, mo s'ai é al suladèl a in arän anc pr un mṡarèl".

Ma il giorno della Candelora è anche una festa religiosa: la Chiesa cattolica il 2 febbraio celebra l'ingresso di Gesù al Tempio di Gerusalemme. Secondo la legge di Mosè, infatti, i primogeniti del popolo ebraico erano considerati offerti al Signore, di conseguenza era necessario che i genitori li "riscattassero" presentandoli al Tempio e offrendoli in sacrificio.