{{IMG_SX}}Modena, 16 aprile 2009. «ADESSO che sono ufficiale, mi dovranno dare una spada... come Giovanna d’Arco», scherza il soprano Mirella Freni, con il suo irresistibile sorriso. Lei sul palcoscenico è stata la pulzella d’Orleans, ma anche la Madame Sans - Gêne, la lavandaia che diventò duchessa grazie ai meriti militari del marito nell’esercito di Napoleone. Da ieri, anche lei, la ‘Mirellina’ amata nei teatri di tutto il mondo, è uno dei grandi di Francia: la presidenza della Repubblica d’Oltralpe le ha attribuito le insegne di Ufficiale della Légion d’Honneur, l’onorificenza destinata ai grandi.

SEDICI anni fa, a Parigi, in una cerimonia all’Ambasciata d’Italia, Mirella Freni ricevette già la Legion d’Onore ed entrò così nel novero degli ‘eletti’, come Marcello Mastroianni o Sofia Loren, le eccellenze della cultura, della scienza, dell’imprenditoria. Ieri pomeriggio, nel ridotto del teatro Comunale intitolato a Luciano Pavarotti, ‘fratello di latte’, Mirella ha ricevuto il diploma di Ufficiale dal console generale di Francia Jean Michel Despax. Lei stessa ha chiesto che l’onorificenza le venisse consegnata a Modena: «Questa è la mia città, a cui sono legatissima, e poi volevo che ci fosse anche mia mamma, che ha 92 anni, che è qui con me e che non avrebbe potuto venire a Parigi», ha detto.

COME vuole il cerimoniale, il console ha tessuto le lodi della cantante, anche se l’accento francese, trasferito sui termini italiani, ha giocato qualche scherzetto: Modena si è trasformata in Modèna, e l’Aida di Verdi è diventata l’Àida, con l’accento sulla prima ‘a’. «Aìda, Aìda», lo ha corretto la cantante... Ma poi, alla formula ufficiale, nessun qui pro quo: «Nous vous faisons officer de la Légion d’Honneur». Quindi il momento magico. La Croce dal nastrino rosso è stata appuntata sull’abito bianco della cantante.
Ad applaudirla, nel ridotto del teatro in cui Mirella ha debuttato il 3 febbraio del 1955, ieri c’erano i familiari, gli amici, c’era anche Adua Veroni, prima moglie di Pavarotti.

E IL SOPRANO ha dedicato il ‘grande onore’ proprio a Luciano, così come a Nicolaj Ghiaurov, che è stato suo compagno per anni: «So che mio padre, Nicola e Luciano oggi sono qui — ha detto con le lacrime agli occhi —. Perché si piange anche quando si deve essere contenti?». Mirella Freni ha ricevuto onorificenze di ogni genere, è Cavaliere di Gran Croce della Repubblica italiana, ha le chiavi della città di New York, e Germania, Austria e Spagna l’hanno onorata. «Ma non ha mai ceduto al divismo», ha osservato il console. «E in più di cinquant’anni di carriera, ha saputo anche dire di no, evitando la smania di apparire a tutti i costi — ha sottolineato Aldo Sisillo, direttore del teatro Comunale —. Ed è quello che oggi sa insegnare ai giovani».