ALBERTO GRECO
Cronaca

Alberto Giannetti, il professore è morto tre mesi dopo l'incidente

Il luminare della dermatologia si è spento ieri all’età di 81 anni: era ricoverato da marzo, quando fu travolto sulle strisce pedonali

Il professore Alberto Giannetti

Modena, 3 luglio 2021 - Non ce l’ha fatta il professor Alberto Giannetti che nel marzo scorso era stato investito da un’ambulanza all’interno Policlinico San Matteo di Pavia dove risiedeva. Spezzino d’origine aveva 81 anni. Era molto noto a Modena per avere diretto a lungo, dal 1985 al 2010, la Clinica Dermatologica dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Modena e per essere stato insignito nel 2011 del titolo di professore "emerito", riconosciuto solo a quanti possono vantare di più di venti anni di carriera come professore ordinario.

Nel suo insegnamento si sono formati tantissimi affermati allievi oggi sparsi in Italia come direttori di clinica e primari. A Modena oltre a proseguire le attività di studio e ricerca clinica nelle malattie immuno-allergiche della cute, ha favorito lo sviluppo di ricerche sull’oncologia dermatologica, in particolare sui melanomi, ampliando l’attività di chirurgia dermatologica, che ha raggiunto durante la sua direzione rilevanza internazionale. In seguito a quell’incidente, che ha visto investita in forma più lieve anche la moglie, Rosalia Tavazza, si trovava ricoverato da oltre tre mesi a Pavia per il grave trauma cranico riportato nell’impatto. Alla nostra città era comunque legatissimo e all’università di Modena e Reggio Emilia insegna il figlio Luca, docente di odontoiatria chirurgica e riabilitativa, che del genitore ricorda: "Era una persona generosa ed altruista verso tutti i suoi collaboratori. Ha girato moltissimo all’estero ed ha stretto solide amicizie professionali e scientifiche con i professionisti dei maggiori centri e cliniche stranieri, ai quali poi ha inviato a formarsi i suoi allievi". È stato presidente della Società italiana ed europea di dermatologia. Ha ottenuto premi alla carriera clinica e scientifica delle società dermatologiche europee, statunitensi, americane, giapponesi e cinesi.

Si può dire che è stato un luminare della materia autorevole ed apprezzato. Nella sua lunga carriera accademica è stato direttore scientifico degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) IDI di Roma e dell‘Istituto San Gallicano di Roma ha fatto parte dell’Istituto superiore di sanità e della commissione nazionale Aids. Autore di 637 pubblicazioni scientifiche, il suo principale contributo scientifico è stata la pubblicazione nel 2002 del Trattato Italiano di Dermatologia in 6 volumi. Alberto Greco

«Punto di riferimento a livello nazionale e internazionale nella Dermatologia, tante generazioni di medici modenesi hanno studiato con lui e sul suo testo. Modena e l’Ordine perdono con lui un patrimonio immenso in termini di cultura, competenza e capacità didattica", ha detto il presidente dell’Ordine dei medici, Carlo Curatola, stringendosi alla famiglia e in particolare al figlio Luca.