Artista aggredito in chiesa: "Il quadro vandalizzato rimarrà in mostra"

Carpi, l’opera di Andrea Saltini continuerà a essere esposta all’interno della chiesa. Intanto l’artista rompe il ’silenzio’ sui social

Carpi (Modena), 31 marzo 2024 – Il quadro ‘Inri – San Longino’ di Andrea Saltini, oggetto di vandalismo, resterà esposto al Museo diocesano insieme alle altre opere della personale ‘Gratia Plena’ dell’artista carpigiano.

La mostra Gratia Plena
La mostra Gratia Plena

Questa è la volontà di Saltini e sul punto concorda anche don Carlo Bellini, curatore della mostra insieme a Cristina Muccioli. Giovedì mattina all’interno di Sant’Ignazio, dove ha sede il Museo diocesano, un uomo, travisato con mascherina e parrucca, è entrato in chiesa e, armato di bomboletta spray e coltello, ha prima deturpato e lacerato in più punti e visibilmente la tavola, e poi si è scagliato contro l’artista che cercava di fermarlo, colpendolo al volto, pare con un violento pugno che gli ha causato un taglio poi suturato in ospedale.

"Mantenere un quadro sfregiato all’interno di una mostra è un gesto molto forte – commenta don Bellini, vicario per la pastorale – perché il quadro diventa un’ ‘altra’ cosa. E’ la traccia di una violenza che si è compiuta, è un’opera d’arte cui ora si aggiunge un pezzo di storia. E come tale è testimonianza". "Si potrebbe fare un parallelismo con le opere distrutte dal terremoto del 2012 – prosegue il sacerdote –. Le chiese sono state restaurate ma gli interventi sono stati fatti in modo da lasciare comunque traccia e memoria dell’evento tremendo che si è verificato. Quello che accade ad un’opera d’arte, necessariamente la cambia e stratifica diversi livelli di significato e di lettura. Per questo io reputo che la tavola di Andrea Saltini non solo debba continuare a essere esposta, ma anche che debba restare sfigurata come è adesso". Mentre la Polizia di Stato di Carpi prosegue le indagini a 360 gradi per individuare l’uomo che ha compiuto il vandalismo all’opera e aggredito l’artista, si moltiplicano ogni giorno le manifestazioni di vicinanza e solidarietà nei confronti di Saltini. Dalle mura domestiche, dove si trova convalescente, ha ‘rotto’ il silenzio con una frase postata sui social a commento della sua opera ‘contestata’: "Quelli infatti che vivono secondo la carne, pensano alle cose della carne; quelli invece che vivono secondo lo Spirito, alle cose dello Spirito’. Romani 8,5".

E proprio dai social si sta sollevando sempre più pressante la richiesta di organizzare una manifestazione o qualcosa di simbolico, alle luce di quello che è avvenuto giovedì mattina, per ribadire il sostegno all’artista vittima presumibilmente di un fanatico o mitomane e al tempo stesso fare valere libertà di espressione, sotto ogni forma, e quella di manifestazione del pensiero. Diritti riconosciuti e tutelati dalla nostra Costituzione, agli articoli 11 e 21.