Baby gang del centro, il cerchio si stringe: in bici armati di coltello. Una lunga scia di colpi

Ormai da mesi il gruppo, composto da una decina di minori stranieri non accompagnati di origine tunisina, aggredisce e deruba i coetanei

Modena, 7 novembre 2023 – I viali da tempo sono divenuti il ‘loro territorio’: quello di una baby gang, composta da una decina di minori stranieri non accompagnati di origine tunisina, che attendono al varco le proprie vittime per aggredirle e rapinarle. Si sono ‘associati’ in un’aggregazione caratterizzata dalla violenza, divenendo via via l’incubo non solo dei minorenni che frequentano il centro storico e il parco, ma anche dei loro genitori. Proprio in queste ore, però, si sta chiudendo il cerchio attorno al gruppo di ragazzini che, dalla fine dell’estate ad oggi, ha messo a segno diverse violente rapine sui viali, spesso ai danni dei giovanissimi frequentatori dei locali notturni. L’ultimo solo ieri pomeriggio, in via Taglio: un ragazzo poco più che maggiorenne è stato accerchiato da sei membri della gang e minacciato: il gruppo è poi fuggito con cinquanta euro.

Baby gang del centro: il cerchio si stringe
Baby gang del centro: il cerchio si stringe

La squadra mobile , diretta da Mario Paternoster sta lavorando giorno e notte per cercare di individuare gli autori, partendo dalle testimonianze delle vittime. Proprio in queste ore, appunto, pare che il cerchio si stia per chiudere. Prima di ieri pomeriggio, il penultimo e grave episodio si è registrato poco dopo la mezzanotte di sabato in via Martiri della Libertà, a pochi passi da via Gallucci. A finire nel mirino dei baby rapinatori – che si muovono in branco e spesso in sella a biciclette – un gruppo di compagni di classe diciassettenni, due ragazze e tre ragazzi, accerchiati all’improvviso dalla gang. Uno dei giovani è stato spinto a terra dai malviventi e preso a calci e pugni in faccia; dopo di che lo studente è stato spogliato probabilmente nel tentativo di trovare negli abiti soldi o cellulare. Sul posto sono accorsi gli agenti della volante insieme ai sanitari del 118, che hanno subito medicato la vittima. Immediate le indagini della squadra mobile: i poliziotti hanno raccolto testimonianze da parte dei presenti e acquisito i filmati di videosorveglianza.

Circa tre settimane fa ‘stessa scena’ a pochi passi di distanza. Il branco ha accerchiato un minore che stava percorrendo il viale in sella alla bicicletta: quel giorno, a buttare a terra la vittima, per poi colpirla a calci e pugni, tenendole la testa schiacciata sotto alla scarpa erano stati cinque dei numerosi aggressori. Lo scorso 25 settembre ad essere pestato è stato invece uno studente universitario 24enne. Il ragazzo stava rientrando a casa quando sui viali è stato raggiunto da tre minori membri del branco che gli hanno chiesto soldi: dinanzi al suo rifiuto il 24enne è stato colpito pestato, tanto da perdere conoscenza.

Sabato il branco ha tentato almeno tre colpi ai danni di coetanei. "Un ragazzo di 18 anni si è rifugiato nel mio locale intorno alle 22.30 – spiega il titolare dello Zooky Cafè, Gianpaolo Riccardi – tremando, mi ha detto che lo avevano circondato in sette dopo che aveva parcheggiato lo scooter per recarsi in uno dei nostri chioschi. Uno di questi ragazzi che lo hanno accerchiato ha tirato fuori il coltello e lui si è messo a correre fino a che non è entrato nel mio locale. Ho chiamato subito la polizia e dopo i genitori del giovane sono venuti a prenderlo. Era visibilmente sotto choc e, purtroppo, ogni sera è così". Mezz’ora prima, infatti, la baby gang aveva preso di mira alcuni amici seduti su una panchina, minacciandoli con la stessa arma.

Nel recente convegno organizzato da Siulp e Cisl è andato in scena una animata discussione tra Muzzarelli e il ministro Piantedosi proprio sul tema sicurezza. Muzzarelli, ancora una volta, ha ribadito la necessità di più uomini delle forze dell’ordine sul territorio, l’esigenza sempre più sentita dell’elevazione di fascia della questura ma, soprattutto, l’impossibilità di gestire incessanti arrivi di minori stranieri non accompagnati sul territorio non avendo a disposizione strumenti idonei per accoglierli. "Servono fondi per i Centri di accoglienza straordinari", aveva tuonato il sindaco, a cui Piantedosi aveva risposto parlando di una semplificazione della normativa, relativa appunto all’accoglienza di minori stranieri non accompagnati sul territorio.