SILVIA SARACINO
Cronaca

Concessionaria Bellentani, piovono denunce per truffa e frode

Ancora guai dopo la richiesta di concordato

La concessionaria Bellentani

Modena, 23 settembre 2015 - L’annuncio di Fiat di revocare la concessione dei marchi Fiat, Lancia e Alfa Romeo a Bellentani Auto, piombato come un fulmine nel ciel sereno di luglio, era solo la punta dell’iceberg. Dietro la decisione della casa torinese ci sono mesi, forse anni, di difficoltà della storica concessionaria, un rapporto arrivato ai ferri corti con le banche e decine di denunce per reati che vanno dalla frode in commercio alla truffa.

Il 5 agosto scorso la concessionaria ha presentato richiesta per concordato preventivo. Ma l’effetto della crisi risale all’anno scorso, quando i primi segnali sono comparsi nell’agenzia di pratiche auto Studio 21 e al comando della polizia stradale. Fino ad oggi la polizia ha ricevuto almeno una quindicina di denunce da parte di cittadini che sostengono di aver acquistato l’auto da Bellentani che non avrebbe mai immatricolato i veicoli: sarebbero stati consegnati ai clienti con targa provvisoria mai ‘convertita’ in definitiva.

Tutti hanno indicato nelle denunce un nome, quello di Lucia Bellentani: sarebbe stata lei a vendere le auto che sarebbero poi risultate senza immatricolazione, e contro di lei la polizia stradale ha depositato denunce in Procura per ipotesi di reato che vanno dalla frode in commercio alla truffa. Nonostante le difficoltà, Bellentani ha continuato a vendere auto fino a pochi giorni prima della revoca della concessione. Chi ha acquistato un’auto negli ultimi mesi prima del concordato ha ricevuto nei giorni scorsi una lettera da Bellentani in cui si dice che le banche stanno trattenendo in modo illegittimo il certificato di conformità.

In realtà, per le auto già targate si tratta del libretto di circolazione, ma per le auto nuove è il certificato che consente l’immatricolazione. In sostanza, le banche hanno chiuso i rubinetti del cosiddetto conto anticipo certificato di conformità: per conto della concessionaria anticipano i soldi per l’acquisto delle auto trattenendo i documenti fino a quando il conto non viene saldato con la vendita al cliente. L’ipotesi è che i soldi della vendita delle ultime auto non siano mai arrivati in banca. Senza libretto e certificato di conformità non è possibile ottenere dal Pra il certificato di proprietà e l’assicurazione non sarebbe più valida. Insomma, le auto non possono circolare. Decine di clienti infuriati si sono precipitati nell’agenzia pratiche auto Studio 21, che lavorava per Bellentani, la quale, assieme al Pra e alla Motorizzazione, ha trovato il modo per trascrivere almeno il certificato di proprietà. Ovviamente, i clienti devono ripagare il passaggio di proprietà, circa 400 euro e risolvono solo a metà il problema perchè manca il libretto di circolazione. Quindi rischiano di prendere pure la multa.