Donna morta nel fiume: chi era. La verità dall’autopsia

Savignano, nel Panaro è stato rinvenuto il cadavere della 56enne Lapuch Malgorzata. Faceva la badante e abitava a Castelfranco

Donna morta nel fiume, la verità dall’autopsia

Donna morta nel fiume, la verità dall’autopsia

Modena, 14 aprile 2024 – Il cadavere di una donna di nazionalità polacca, Lapuch Malgorzata, classe 1968, badante nubile residente a Castelfranco Emilia, è stato ripescato nel primo pomeriggio di ieri nel fiume Panaro, proprio al confine tra Vignola e Savignano. Secondo informazioni raccolte sul posto, l’allarme è stato lanciato da alcuni passanti in zona, che hanno notato il corpo galleggiare sull’acqua. L’avvistamento è avvenuto all’altezza del Ponte Muratori, che segna il confine tra Savignano e Vignola e si trova proprio a poche decine di metri dal castello di Vignola. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Vignola, i carabinieri di Savignano e un’auto medica del 118. Il corpo è stato recuperato sulla sponda savignanese del fiume e, date le condizioni ambientali, non è stato necessario nemmeno utilizzare il gommone di cui pure erano dotati i vigili del fuoco. Il cadavere, infatti, è stato recuperato da un pompiere che si è immerso in acqua e ha portato il corpo sulla riva, distante pochi metri.

Il medico del 118 non ha potuto fare altro che constatare il decesso della donna. Al momento, tutte le ipotesi sulla dinamica rimangono aperte, dalla caduta accidentale al gesto estremo.

Sarà comunque soltanto l’esame autoptico che è stato disposto sul cadavere (come avviene di prassi in casi come questo) a fare piena luce sull’accaduto. Il corpo, infatti, una volta recuperato dal Panaro, è stato trasportato all’istituto di Medicina legale di Modena, dove nelle prossime ore sarà appunto esaminato, per vagliare se le cause della morte sono compatibili con un gesto estremo, con un tragico incidente o se, invece, si tratta di altro ancora.

Durante le fasi di recupero del cadavere (l’allarme è scattato verso le 13,30), la zona del recupero è stata delimitata e accessibile solo dalle forze dell’ordine. Diversi passanti, però, hanno seguito l’accaduto dal Ponte Muratori, visto che appunto il corpo della donna è stato recuperato a circa un centinaio di metri a valle del ponte, poco prima del salto artificiale che viene fatto fare all’acqua tramite un manufatto in cemento. La notizia dell’accaduto si è quindi presto diffusa in zona e, a essere informato della situazione, è stato anche il sindaco di Savignano, Enrico Tagliavini. Ora, appunto, prima di fare qualsiasi ricostruzione, gli inquirenti attendono l’autopsia. La donna si trovava da tempo in Italia ed era conosciuta anche dalle istituzioni locali.