"Noi di Federconsumatori siamo sorpresi, come gli stessi cittadini, per questa situazione. Se l’obiettivo è andare verso un miglioramento della raccolta dei rifiuti a Modena, allora diventa basilare un coinvolgimento anche delle parti sociali per ragionare, con le dovute tempistiche, su come muoverci. Anche e soprattutto per quanto riguarda le modalità e la comunicazione della tariffa puntuale". A parlare è il presidente di Federconsumatori, Marzio Govoni, che entra nel dettaglio: "Venerdì sono iniziate ad arrivare diverse telefonate da parte degli utenti, per chiedere chiarimenti: purtroppo però, noi non abbiamo potuto far altro che rinviarli agli sportelli del Comune e di Hera, perché nulla sapevamo. La comunicazione infatti è stata sbagliata, perché così si è innalzato il livello di tensione che si era sopito, e ha riacceso in questo modo quel fuoco che covava sotto la cenere".
Ma non è finita qui. "Il sindaco ha sottolineato che il tema rimane ancora aperto, quindi auspichiamo che ci sia un dialogo che coinvolga anche le altre parti, come le associazioni e non solo, per provare a trovare una giusta impostazione tutti insieme, così da ottenere realmente dei benefici: è una vicenda molto delicata, complessa e tecnica, che andrebbe affrontata nel giusto modo per non creare dei disguidi come in parte è già accaduto – continua Govoni –. Questo è infatti il nostro auspicio: ripartire con un confronto largo".
Infine, Govoni sottolinea come "l’obiettivo principale sia quello di far sì che gli sforzi degli cittadini finiscano nelle loro tasche e non nel bilancio di Hera: se la gente si impegna a conferire correttamente i rifiuti, dovrà infatti avere un riconoscimento". Infine "deve essere sempre al centro il superamento del termovalorizzatore entro il 2034 - conclude –. Per questo non è possibile che al grande sforzo di contenimento dei rifiuti, fatto dagli abitanti di questa provincia, corrisponda la crescita dei rifiuti provenienti da altre province e regioni".