REDAZIONE MODENA

Kyenge, condanna bis per Calderoli

Insulti razzisti a Cecile Kyenge, arriva la condanna bis per il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli. La sentenza nel procedimento in cui è imputato l’esponente leghista è stata pronunciata ieri: sette mesi (con pena sospesa). Calderoli era già stato condannato una prima volta anche in Appello, successivamente però la Corte di Cassazione aveva disposto che il processo fosse celebrato nuovamente.

Ed è arrivata una seconda condanna. Più mite, stavolta. In prima istanza, infatti, il politico era stato condannato a un anno e sei mesi.

La vicenda risale a dieci anni fa. Alla festa della Lega di Treviglio, nella Bassa Bergamasca, Calderoli aveva definito "orango" Cecile Kyenge, allora ministro per l’Integrazione nel governo guidato del dem Enrico Letta.

Era partita un’indagine, con l’accusa di diffamazione aggravata dalla discriminazione razziale, che aveva portato alla condanna dello storico colonnello del Carroccio, più volte ministro.

Dopo il processo di Appello, però, i difensori di Calderoli avevano fatto ricorso in Cassazione. Gli ermellini avevano dato loro ragione, ritenendo che non fosse stato riconosciuto il legittimo impedimento a comparire – causa malattia – manifestato dal leghista.

Da qui il nuovo processo, conclusosi in tempi piuttosto rapidi, anche per evitare il rischio prescrizione.