VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Omicidio Capucci, i testimoni:: "Uber era il caregiver della madre"

Vignola, il 68enne è accusato del duplice delitto della donna di 88 anni e del fratello Emore . In aula un’infermiera ha confermato come l’imputato fosse preoccupato della gestione medica.

L’abitazione di via Torino a Vignola dove sono stati trovati i cadaveri della madre di 88 anni e del figlio. Accusato del duplice delitto Uber Capucci di 68 anni

L’abitazione di via Torino a Vignola dove sono stati trovati i cadaveri della madre di 88 anni e del figlio. Accusato del duplice delitto Uber Capucci di 68 anni

Si occupavano entrambi dell’anziana madre ma era Uber il caregiver vista la sua miglior attitudine alla gestione delle problematiche sia di cura che burocratiche ed economiche. E’ quanto dichiarato ieri in aula dal personale infermieristico e dell’assistenza sociale nell’ambito del processo contro Uber Capucci, il 68enne di Vignola accusato dell’omicidio volontario premeditato del fratello Emore e della madre 88enne, Anna Malmusi. Il delitto risale al primo ottobre del 2023 a Vignola. L’imputato ha sempre negato di aver ucciso l’anziana madre, sostenendo di essere stato aggredito da Emore e aver rinvenuto la madre già priva di vita.

I sanitari ieri hanno tratteggiato in aula un quadro di grande affettività da parte di entrambi i figli e l’assenza di apparenti dissidi tra i due - almeno in apparenza. Sono stati sentiti in qualità di testimoni alcuni soccorritori ed il personale infermieristico e socio sanitario dell’Unione che era intervenuto all’epoca, anche per l’assistenza alla signora Malmusi, oltre al medico di base. Il soccorritore ha confermato di aver trovato, quel giorno il coltello nella pozza di sangue ai piedi dell’imputato che si presentava ferito e in stato catatonico, di choc.

Nel corso dell’udienza è emerso come Capucci avesse compilato tutte le principali richieste di assistenza sia medica che di sostegno economico per la madre ed il fratello, inclusi gli assegni regionali di sostegno e la domanda preventiva di inserimento in struttura convenzionata. L’ultima di tale domande era stata portata ai servizi direttamente da Uber alla vigilia del tragico evento. L’ultima teste, un’infermiera ha confermato come l’imputato fosse preoccupato soprattutto per Emore relativamente alla capacità di gestione medica della madre ed economica. L’udienza è stata aggiornata al 23 settembre.

Valentina Reggiani