REDAZIONE MODENA

Per Benati e Capasso l’appello conferma il proscioglimento

La sentenza di proscioglimento di Ilaria Benati e Jacopo Capasso, indicati come mandanti dell'omicidio di Claudia Lepore, è stata confermata in appello. La famiglia Lepore è determinata a ricercare la verità fino in fondo.

Per Benati e Capasso l’appello conferma il proscioglimento

Dopo una lunga attesa, la sentenza di proscioglimento della modenese Ilaria Benati e del toscano Jacopo Capasso, inizialmente indicati da El Chino, esecutore materiale del delitto, come mandanti dell’omicidio della carpigiana Claudia Lepore, è stata confermata in appello. "Anche a Santo Domingo il sistema giudiziario prevede tre gradi di giudizio – interviene sul punto l’avvocato Giulia Giusti, legale della famiglia Lepore -. Attendiamo, conseguentemente, di poter leggere e studiare le motivazioni della sentenza e, con i colleghi del posto, valuteremo se sussistono i presupposti per un ulteriore ricorso alla ‘Corte Suprema de Justicia’ . La famiglia è determinata a ricercare, fino in fondo, la verità". "Consola ricordare che, comunque, l’esecutore materiale del delitto è stato condannato e sta scontando la pena – prosegue l’avvocato Giusti -. Leggendo gli atti, anche a 8.000 km di distanza, in un Paese che ha un sistema simile ma non uguale al nostro, qualche perplessità rimane. Possibile che l’omicida, El Chino, abbia architettato questo complesso ed efferato delitto tutto da solo, peraltro con un movente francamente molto debole? Perché aveva fatto inizialmente il nome dei due italiani quali mandanti dell’omicidio? Che vantaggio avrebbe potuto trarne? Tanti rinvii delle udienze, sovente inspiegabili, anche da parte dei colleghi di Santo Domingo, mentre gli indagati erano detenuti in sede di custodia cautelare. Allo stato, prendiamo atto ma non possiamo dire con serenità che non permangano lucidi dubbi". Il corpo della carpigiana 59enne Claudia Lepore è stato ritrovato a fine gennaio 2021 dalla polizia domenicana nella sua villa a Bavaro, località turistica vicina alle spiagge di Punta Cana, a Santo Domingo. Il cadavere di Claudia, legato e imbavagliato, è stato rinvenuto dentro il frigorifero in cucina, con evidenti segni di sevizie sessuali.

m.s.c.