
E' morta Vilma Rabarbari, 98 anni, morsa da un topo nella casa di riposo di Palazzo Refi a Cerreto d’Esi in provincia di Ancona
Ancona, 2 agosto 2025 – E’ morta ieri alle 13.40, all’età di 98 anni, Vilma Rabarbari, la donna morsa da un topo nella casa di riposo di Palazzo Refi a Cerreto d’Esi. A poco più di un mese da quella notte, le sue condizioni si sono aggravate in maniera irreversibile, dopo che la donna, due giovedì fa, era stata portata all’ospedale "Engles Profili" per una grave infezione. Il funerale si terrà lunedì prossimo alle 10.45 per la chiesa della Misericordia. Al termine del rito religioso, la salma verrà cremata.
A darne il triste annuncio sono i figli Paolo e Renato Fugiani, le nuore Gina e Francesca, i nipoti Valeria, Eleonora, Giacomo e gli altri parenti, scossi da una tragedia che ha avuto inizio alle 3 si notte del 27 giugno scorso, quando un grosso topo le si è arrampicato addosso mentre dormiva e l’ha morsa tre volte al volto, procurandole ferite profonde: una sopra l’occhio sinistro, una sullo zigomo, la terza tra la guancia e la mandibola.
L’animale sarebbe rimasto nel letto, tra le lenzuola, finché un’operatrice non ha scoperto il corpo per lavarla e si è accorta del sangue, oltre al roditore ancora presente. Subito è scattato il trasferimento in pronto soccorso, dove i medici hanno riscontrato una grave infezione. Nonostante le terapie antibiotiche e le prime rassicurazioni, nelle settimane successive lo stato di salute dell’anziana si è via via deteriorato, fino al decesso di ieri. Sconvolta la famiglia, in particolare il figlio Paolo Fugiani, 72 anni, che nelle settimane successive aveva denunciato le condizioni della struttura: "Finestre senza zanzariere, spifferi, sporcizia, piccioni e gatti nel cortile. È inaccettabile che succeda una cosa del genere, e nessuno paghi", aveva detto.
La donna, originaria di Fabriano, era ospite della casa di riposo da diversi anni. Affetta da una forma di demenza, era tenuta sotto controllo quotidiano dalle Oss della struttura. Dopo il clamore suscitato dalla vicenda, il sindaco di Cerreto d’Esi, David Grillini, aveva disposto un primo sopralluogo il 30 giugno con tecnici e personale dell’Asur: dai controlli non erano emerse irregolarità strutturali, ma era stata raccomandata una derattizzazione urgente e il ripristino delle zanzariere alle finestre. Una seconda visita, più approfondita, era avvenuta il 7 luglio: a seguito di quello si era deciso di trasferire gli ospiti della struttura temporaneamente presso il Collegio Gentile di Fabriano, fino al termine degli interventi.
Spostamenti che non sono ancora iniziati, mentre la ditta incaricata ha avviato una derattizzazione profonda. Il sindaco aveva parlato di "episodio grave ma isolato", precisando che il Comune sta facendo "tutto il necessario per garantire la sicurezza e la dignità degli ospiti". La famiglia della donna nel frattempo ha già annunciato azioni legali nei confronti dell’amministrazione comunale, ritenuta responsabile per lo stato di degrado in cui versava la struttura.