"Pochi agenti, difficile sorvegliare i migranti"

Il Siulp chiama il Viminale: "Chiarire se gli stranieri con il Covid arriveranno a Modena. Il questore non conferma e non smentisce".

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Non è ancora stata chiarita in via ufficiale l’ipotesi dell’arrivo a Modena di un gruppo di migranti positivi al Covid-19, da accogliere in una struttura dedicata a pazienti col coronavirus. E così il Siulp ha deciso di prendere carta e penna per scrivere direttamente al ministero dell’Interno, visto "ad oggi, nonostante la delicatezza che la questione riveste, nessuna delle autorità interpellate, e con esse il questore, ha inteso confermare o smentire l’ipotesi e chiarire i protocolli da seguire".

La lettera indirizzata al Viminale è firmata dal segretario nazionale del Siulp, Fabio Lauri, che ricorda come già il 28 luglio scorso il sindacato di Polizia avesse chiesto "chiarimenti al prefetto, al questore e al sindaco" sulla "possibilità che un numero imprecisato di migranti potrebbe osservare la misura sanitaria della quarantena precauzionale in una struttura ricettiva modenese". Le autorità, afferma il Siulp, "avrebbero individuato e suggerito una struttura ricettiva che allo stato già accoglie pazienti positivi al Covid-19, impossibilitati a trascorrere l’isolamento nel proprio domicilio per ragioni logistiche o sanitarie".

Il sindacato chiede dunque chiarezza, "per poter valutare la circostanza e prevedere le opportune tutele per la salute dei poliziotti, dal momento che le direttive in materia impongono l’obbligo della sorveglianza da parte della forza pubblica anche nei casi di quarantena precauzionale, affinché i contagiati non diffondano il virus ad altri cittadini". Tra l’altro, segnala il Siulp, "considerato il contesto, la probabilità di dover adottare in taluni casi la misura della quarantena coercitiva si prospetterebbe tutt’altro che remota".

Il che andrebbe a ricadere sugli uffici della Polizia di Modena che "stanno già operando sotto massima pressione a causa di una carenza di personale non piu’ tollerabile".

Se l’arrivo dei migranti a Modena fosse confermato, afferma dunque il Siulp, "dovrà essere istituito un servizio di vigilanza quanto mai complesso, poiche’ nella medesima struttura dovranno coabitare due tipologie di pazienti assai differenti tra loro, sia per anamnesi sia per il tipo di convalescenza che dovrebbero seguire". Il sindacato è preoccupato anche per i recenti casi di cronaca legati ai migranti positivi al covid, che "non lasciano ben sperare".

Anche per questo, il Siulp chiede di chiarire al piu’ presto la questione. "Considerato che la situazione non lascia spazi all’improvvisazione – afferma il sindacato – poiche’ in gioco c’è non soltanto la salute dei poliziotti che sono in prima linea e dei migranti stessi, ma anche la sicurezza e la tutela sanitaria di un’intera comunità, si chiede di intervenire immediatamente sulle Autorita’ competenti affinche’ si chiarisca l’esatta dimensione della situazione prospettata".