
Domenico Lanza, 67 anni, è in carcere da due mesi e mezzo per detenzione di armi.
Modena, 22 febbraio 2025 – Conversazioni, spostamenti e, soprattutto, gli ultimi messaggi con Daniela Ruggi. E’ il contenuto della perizia depositata ieri sul cellulare e la sim di Domenico Lanza, il 67enne unico indagato per il sequestro della 31enne di Vitriola di Montefiorino, per il quale sono ancora in corso serrate indagini. Si tratta di un hard disk dove è presente tutta la cronologia delle conversazioni e che, secondo l’avvocato dell’indagato, chiariranno i rapporti con la giovane donna. Lanza, lo ricordiamo, è in carcere per il reato di detenzione illegale di armi ma la perquisizione, all’interno della sua abitazione di Polinago, scattò dopo che l’uomo esibì alcuni indumenti intimi della 31enne. Ieri il suo avvocato, Fausto Gianelli si è recato in carcere in visita a Lanza.
"È stata depositata la perizia informatica svolta dai consulenti incaricati dalla procura della Repubblica sul cellulare, la Sim e l’account internet di Domenico Lanza – conferma –. Si tratta di accertamenti significativi, che attendevamo da settimane, che consentiranno di appurare e collocare temporalmente tutte le comunicazioni e conversazioni, telefoniche e via messaggio intercorse tra Domenico e Daniela, oltre a foto, video e quant’altro utile alle indagini. In virtù del provvedimento autorizzativo della Procura mi sono recato oggi (ieri, ndr) in Procura per estrarre copia del materiale informatico depositato dai periti, copia che purtroppo non è stata possibile realizzare a causa dei disservizi che affliggono gli uffici della procura Modenese. Spero quindi lunedì di poter visionare gli esiti di questa perizia, necessaria ai fini difensivi". Intanto è stata fissata l’udienza per quanto riguarda la detenzione di armi.
"Siamo felici della celere fissazione dell’udienza nel giudizio che si celebrerà a carico di Domenico Lanza per il procedimento relativo alla detenzione delle armi ritrovate nella sua abitazione, processo che si svolgerà il prossimo 8 aprile e che confidiamo di definire con una lieve pena concordata senza alcuna limitazione della sua libertà personale" continua l’avvocato che sottolinea come gli esiti di quella perizia escluderanno ogni possibile coinvolgimento di Lanza nella misteriosa scomparsa di Daniela Ruggi.
"Depositeremo anche una nostra perizia che dimostrerà come il mio assistito non abbia nulla a che vedere con la scomparsa della giovane. Chiederò la scarcerazione del mio assistito, non andando presso la sua abitazione ma in un altro luogo, non essendo terminati gli accertamenti tecnici irripetibili: la perizia va per le lunghe e cerchiamo un alloggio in cui poterlo collocare. Purtroppo per una persona anziana, invalida civile questa detenzione in carcere è durata troppo a lungo a causa di un corto circuito di vicende – conclude Gianelli –. E’ dentro da due mesi e mezzo e ritengo necessario trovare una via alternativa; per questo ho parlato anche col figlio. Siamo preoccupati perché il carcere è difficile, soprattutto quello di Modena: il sovraffollamento è enorme".