Refettorio di Bottura riapre, qualità alimentare e zero sprechi: "Così aiutiamo chi non ce la fa"

A Modena il progetto ’Food for Soul’ riparte dopo lo stop della pandemia. Ristrutturati i locali di via Leodoino. "Per il 2024 previste circa 70 cene, per un totale di circa 4.200 coperti che impegneranno 200 volontari"

Lo chef Massimo Bottura presenta i locali rinnovati in via Leodoino della mensa Ghirlandina

Lo chef Massimo Bottura presenta i locali rinnovati in via Leodoino della mensa Ghirlandina

Modena, 12 aprile 2024 – La rivoluzione di Lara Gilmore e Massimo Bottura, riparte dal Refettorio Modena, negli spazi della Mensa Ghirlandina, con il progetto Food for Soul. Forte di altri 12 Refettori nel mondo, vicini a chi ha bisogno, aperti dal 2015 a oggi, a Milano, Bologna, Napoli, Rio de Janeiro, Londra, Parigi, Merida, San Francisco, Harlem, Ginevra, Sydney, Lima, riparte dopo i difficili momenti della pandemia e dopo un rinnovo locali, che ha reso ancor più accoglienti gli spazi della sala grande e della suggestiva cappella, affrescata con la leggenda di San Geminiano, patrono di Modena, da Luca Zamoc e Luca Lattuga.

Una proposta concreta, che parla agli ultimi, ma anche a noi, riportandoci alla cruda realtà del quotidiano e a chi non c’è la fa, un pensiero forte che è un pugno allo stomaco e guarda ai fragili della nostra società. Imprenditori, professionisti, aziende, produttori, artigiani, insieme a tanti volontari che hanno deciso di dedicare il proprio tempo a un progetto che parla di reciprocità e muove le nostre corde più intime.

Il contesto è altrettanto significativo, la Mensa Ghirlandina in via Leodoino, uno dei più antichi luoghi della convivialità cittadina, che grazie alla Fondazione Auxilium e alla Diocesi, da sempre garantisce un servizio efficace alla città e che ora si avvale dell’esperienza e dell’organizzazione del famoso imprenditore e chef, insieme al coordinamento e all’apporto qualificato di Francescana Family. Un luogo restituito alla città, che il lunedì e il giovedì dalle 18 alle 19,30 apre le porte, servendo la cena a circa 80 persone, grazie allo chef Matteo Reggiani chef di Fondazione Auxilium supportato dal team di Osteria Francescana, tenendo fede a uno dei claim principali del progetto, il recupero del cibo in eccedenza, che sarebbe altrimenti buttato, per farne piatti gustosi e nutrienti, insieme a un’opportunità di incontro, valorizzando quel rapporto umano e quell’empatia, che da sempre incarna la tavola. Lanciato durante Expo 2015, a Milano, con l’apertura del Refettorio Ambrosiano, Food for Soul è un progetto che parla al cuore delle persone e attraverso la responsabilità sociale, il non spreco, il miglioramento della sostenibilità del sistema alimentare, suggerisce una via per le comunità vulnerabili del pianeta, promuovendo un futuro più inclusivo.

Il tema del volontariato è l’altro grande messaggio ed è la spina dorsale di un progetto che induce a metterci a disposizione dell’altro, sul quale spesso si è soffermato anche Papa Francesco: "Il volontariato è la fatica di uscire per aiutare altri. Non c’è un volontariato da scrivania e non c’è un volontariato da televisione". La location, che durante il giorno funge da self service aperto al pubblico, accoglie due sere a settimana coloro che vivono in condizioni di disagio economico e isolamento sociale, in particolare famiglie, giovani e anziani soli. Un paziente lavoro di relazioni sul territorio, ha coinvolto le parrocchie della città, i Servizi Sociali del Comune e i volontari, che sono impegnati nei servizi di accoglienza, cucina, sala, intrattenimento dei bambini e recupero dei prodotti. Per il 2024 sono previste circa 70 cene, per un totale di circa 4.200 coperti che impegneranno oltre 200 volontari.