
Modena, 12 giugno 2024 – Profondo il cordoglio di Unimore nelle parole del Rettore Carlo Adolfo Porro: "La nostra comunità è devastata dalla notizia della brutale uccisione di una specializzanda in Radiologia. A nome di tutto l’Ateneo, esprimo il nostro più profondo e sentito cordoglio alla famiglia e ai suoi due figli. Il femminicidio è un cancro che non possiamo più tollerare, una vergogna che macchia la nostra umanità, e non ci sono mezzi termini per condannarla: è un atto vile, disumano e inaccettabile. È tempo che la nostra società si sollevi con forza contro questa barbarie. Unimore non resterà a guardare. Saremo vicini alla famiglia della vittima in questo momento di dolore insopportabile. Inoltre, intendiamo costituirci parte civile nel corso del processo che si instaurerà.
La lotta contro i femminicidi passa in primo luogo attraverso la formazione, la cultura e la conoscenza. Dobbiamo far germogliare nelle nuove generazioni i valori del rispetto reciproco, dell’uguaglianza e della non violenza. Crediamo che attraverso la cultura si possa costruire una società più giusta e sicura, libera da pregiudizi e violenze. Continueremo a lottare con forza affinché simili orrori non si ripetano. La violenza di genere deve essere estirpata con ogni mezzo, e noi faremo la nostra parte". Oggi tutte le bandiere delle sedi universitarie saranno esposte a mezz’asta.

"Ci uniamo in un abbraccio ad Anna, ai suoi figli e alla sua famiglia – hanno commentato il dg dell’Azienda ospedaliero universitaria, dott. Claudio Vagnini e il direttore del Dipartimento ad Attività Integrata di Radiologia prof. Pietro Torricelli –. Quello che è successo è spaventoso, una tragedia che ha scosso tutto il personale non solo del Policlinico, dove Anna svolgeva la sua specializzazione, ma di tutta l’Azienda. Condanniamo con forza questo gesto di violenza spaventoso e vigliacco".