GIORGIA DECUPERTINIS
Cronaca

Il test di Medicina a Modena: la carica dei mille. "Una grande sfida, rimaniamo fiduciosi"

Ben 1.022 le domande, ma i posti disponibili sono soltanto 204. Gli studenti: "Speriamo in un buon risultato: ce la mettiamo tutta. Eliminare il numero chiuso? Non ci sono le strutture adeguate"

Più di mille studenti si sono presentati ieri in Fiera per il test di Medicina

Più di mille studenti si sono presentati ieri in Fiera per il test di Medicina

Modena, 28 maggio 2024 – Sono più di mille (1022, per l’esattezza). Mille sorrisi, volti, mille storie diverse. Tutte, però, legate da un unico fil rouge: il sogno di indossare il camice bianco e schierarsi in prima linea per gli altri.

In viale Virgilio, questa mattina, era l’ambizione a "incendiare" l’animo dei tantissimi giovani che, davanti ai cancelli della Fiera, aspettavano di entrare.

Un giorno speciale e molto atteso – certo, non senza un po’ di agitazione – che oggi ha visto andare in scena la prima sessione del test di ammissione ai corsi di laurea a numero programmato nazionale in Medicina e Chirurgia e in Odontoiatria e Protesi dentaria per l’anno accademico 2024-2025, organizzata dall’Università di Modena e Reggio Emilia.

Qualcuno, quell’obiettivo, se lo era già prefissato in tenera età, quando da bambino giocava con uno stetoscopio di plastica.

Qualcun altro, invece, ha deciso di indirizzarsi verso questo percorso più tardi, ma con la stessa grinta: "Non ho dubbi su quello che vorrò fare in futuro. Il mio sogno è indossare il camice bianco".

Determinati, preparati, animati da sogni e ambizioni, sono stati per l’appunto in 1022 gli ’aspiranti medici’ a darsi appuntamento a Modena Fiere, ma i posti disponibili per il corso di Medicina e Chirurgia sono, al contrario, soltanto 204.

"Comunque vada – afferma una ragazza all’uscita – sarà un successo. Perché tutto, nella vita, è un insegnamento". "E’ andata meglio di quello che potevo aspettarmi – riavvolge invece il nastro il diciottenne Tommaso Zoli, dopo aver consegnato la prova – ma dobbiamo ancora aspettare per averne certezza. Frequento il liceo scentifico Tassoni, e mi sono reso conto durante il test che la preparazione garantita da questa scuola mi è stata davvero utile, soprattutto per quanto riguarda biologia e chimica. Mi sono preso tutto il tempo a disposizione (100 minuti, ndr) per ricontrollare tutto".

Ma non è finita. "Si parla spesso della carenza di medici – continua Tommaso – certo, lo scenario non è dei migliori, ma bisogna vederla come una sfida, per fare il possibile".

Nella folla che riempiva l’area di Modena Fiere, ieri mattina, c’era anche Lara Chamsi, 19 anni con il sogno di diventare un’endocrinologa.

"La mia impressione? Una prova abbastanza fattibile. L’importante è avere una buona preparazione alla base – spiega la studentessa – Proverò anche la sessione di luglio, essendo un periodo più libero, sperando che tutto vada per il meglio. Ultimamente si parla tanto di eliminare il numero chiuso a Medicina, un argomento su cui è necessario riflettere: non penso che una prova scritta possa definire chi sarà un buon medico in futuro, ma allo stesso tempo non credo ci siano gli spazi e le strutture necessarie per ospitare tutte le persone che vorrebbero entrare. Dunque la selezione ha una sua logica".

Incrocia le dita anche Asia Dotti, diciannove anni, appena varcata l’uscita del padiglione.

"Spero sia andato tutto bene. Ma parteciperò comunque anche alla prova di luglio – afferma la giovane – ora torneremo tra i libri, perché la scuola va avanti e bisogna pensare anche alla maturità. Se non sarà questa la volta giusta, proverò fisioterapia o psicologia".

Giovanissimi sì, ma tutti determinati. Lo confermano anche le parole di Fares Shanableh: "Non si può mai sapere realmente come è andata finché non escono i risultati – dice – ma sono fiducioso di poter ottenere un buon punteggio. Il mio desiderio è diventare un dentista e aprire uno studio con mio fratello. Un obiettivo verso cui sono orientato praticamente da sempre".

Storie e ambizioni, questa mattina, sembravano realmente legarsi all’unisono. "Ho fatto simulazioni che mi sembravano più difficili rispetto alla prova di stamattina – racconta Greta Remitti – quindi incrociamo le dita e aspettiamo i risultati".

"La parte di chimica è stata quella più difficile per me – replica Margherita Cilia – meglio invece quella di matematica. Ora aspettiamo".