
La festa salvezza della Vis San Prospero
"E’ stato come vivere tre stagioni in una sola, segnate da tre piccole rivoluzioni tecniche e umane, ma per questo la salvezza è ancora più bella". La lunga rincorsa in Prima "D" della Vis San Prospero è stata una maratona coronata con lo 0-0 d’oro nel playout contro il Fox Junior, che ha permesso ai bianconeri di festeggiare la salvezza grazie al miglior piazzamento rispetto agli appenninici. Un traguardo arrivato passando in mezzo a mille saliscendi, come l’addio immediato da mister Melli dopo appena 3 gare (un punto) e la decisione (poi rivelatasi vincente) di affidare la squadra a Massimiliano Ronchetti, promosso dalla Juniores, con cui a breve si aprirà il dialogo per la riconferma. "Devo dire grazie a tutti – spiega il presidente Max Bisi – perché con all’orizzonte l’anniversario dei 25 anni dalla rifondazione della Vis la salvezza vale doppio. Sono qui da 15 anni, ma emozioni così forti non le avevo mai provate. Fra dicembre e febbraio abbiamo deciso di cambiare quasi mezza squadra e tutti hanno remato dalla stessa parte. Il futuro? Intanto a giugno andremo al mare con staff e giocatori per festeggiare poi inizieremo i colloqui, partendo ovviamente da mister Ronchetti".
Per il vice presidente Nicola "Enzo" Cestari "è stato un viaggio faticoso ma condiviso – le sue parole - un’impresa costruita mattone dopo mattone. Qualcuno lungo il cammino ha deciso di scendere dalla barca. Alcuni lo hanno fatto quando il mare ha cominciato a incresparsi, convinti che non saremmo mai arrivati in porto. Non li giudico, ma oggi possiamo guardarci negli occhi con l’orgoglio di chi ha scelto di restare a bordo, remando più forte proprio quando sembrava impossibile. Perché il mare non perdona chi lo sottovaluta, ma premia chi lo rispetta e non molla mai". L’elogio del gruppo è anche nelle parole del ds Marco Rossi. "Era il mio primo anno alla Vis – spiega – e non lo scorderò mai. Ho sempre creduto che gli obbiettivi si raggiungono solo con dei gruppi uniti e nel ritorno per passione e cuore il nostro ha fatto davvero la differenza".
d.s.