«Attenti alle ripartenze della Spal»

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HA GIOCATO e segnato tanto nella Spal (51 presenze e 22 reti) quanto nel Sassuolo (59 e 23), il doppio ex. Parliamo di una quindicina di anni fa, quando Andy Selva era tra i centravanti più temuti della terza serie ed infiammava – questione anche di carattere, oltre che di propensione al gol – sia il Mazza che il Ricci. Oggi ha 43 anni, è tecnico fresco di patentino Uefa e ‘alla finestra’ dopo esperienze da allenatore federale a San Marino, e mica se li è dimenticati, ‘la belva’, Sassuolo e Spal, anzi. «Come potrei? Sono state tappe importantissime del mio percorso: con la Spal ho battuto il mio record di gol stagionali in C, con il Sassuolo – dice - ho vinto un campionato e una Supercoppa»

Quindi domenica Selva tifa per….?

«Per il bel gioco, e perché sia una bella gara…. Sono affezionato a entrambe, sono contento che siano arrivate in serie A, e non è che tifi per l’una o per l’altra. Di sicuro non sarà gara semplice per nessuna delle due: credevo partissero meglio entrambe, visto il mercato che hanno fatto, e invece qualcosa a questo inizio stagione lo stanno pagando»

Tre punti a testa e stesso cammino…

«E stesso momento: soprattutto il Sassuolo, che ha cambiato tanto e bene, credo abbia bisogno di tempo per trovare i giusti equilibri, ma rispetto all’anno scorso siano entrambe attrezzate per dire la loro. La Spal ha meccanismi di gioco più immediati, cui i nuovi si sono adattatati più in fretta»

Fosse Semplici, Selva preparerebbe gara di attesa o di aggressione?

«Alla luce di quanto il Sassuolo patisce in avvio di gara punterei ad aggredire subito, cercando di sorprendere i neroverdi, per vedere poi come si mette la partita…»

Dal Sassuolo, invece, che gara ti aspetti?

«Quella che immagino il Sassuolo farà: possesso e palleggio per comandare il gioco, ma i neroverdi dovranno fare grande attenzione alle ripartenze spalline. Al Sassuolo servirà, oltre la grande qualità che ha già mostrato di avere, anche equilibrio da contrapporre ad una squadra, come la Spal, molto quadrata»

Decide Berardi?

«Non so, ma se devo indicare i possibili uomini in più dico, ovviamente, Berardi per il Sassuolo e Petagna per la Spal. Il neroverde sta facendo cose eccezionali in fase realizzativa e Petagna è cresciuto, diventando centravanti moderno e soprattutto un leader che non solo fa gol, ma trascina anche».

Stefano Fogliani