Catia Pedrini tra l’ipotesi addio e nuove quote

Sono giorni decisivi per il futuro della società, sul piatto c’è infatti l’offerta statunitense di Giuseppe Vinci

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di Alessandro Trebbi

Dopo nove stagioni al timone è arrivato il momento dell’addio? Forse sì, ma non è ancora detta l’ultima parola e la prossima settimana sarà decisiva. Una cosa è ormai certa: Catia Pedrini ha ricevuto un’offerta per rilevare la società, ma altrettanto certo è che ci siano almeno altre due strade aperte che condurrebbero a un passaggio più soft. Cosa vuole e cosa può fare, la presidente di Modena Volley? Una cosa è altrettanto certa e la Pedrini non l’ha mai nascosta: questi anni sono stati logoranti sotto tanti punti di vista, non ultimo quello economico, con anche l’ultimo esercizio che chiuderà in perdita ma col grande orgoglio di aver condotto la società a pareggio nelle ultime stagioni pre Covid. La presidente del sodalizio di viale dello Sport, in sella dal 2013, non ha intenzione di lasciare la società in mani che non reputi sicure e in grado di garantire un futuro a lungo termine alla pallavolo modenese. Il nome che circola nelle ultime ore è quello di Giuseppe Vinci, ex scoutman che negli Stati Uniti ha creato un piccolo impero grazie a Volley Metrics, software di analisi utilizzatissimo proprio per i match di volley. L’offerta dell’americano sembra essere intorno al milione e mezzo di euro, ma è nel gergo tecnico una Nbo, una non binding offer ovvero un’offerta non vincolante. Chi propone l’acquisto, quindi, può sempre recedere prima della firma, una manifestazione d’interesse come si direbbe nei bandi di gara. Vinci è un appassionato di pallavolo, anzi un vero e proprio lavoratore del mondo del volley, che cedendo la sua attività ha ottenuto un cospicuo ritorno economico oltre a diventare un dirigente della società acquirente: una figura simile a quella precedente insomma, ovvero non un imprenditore in sella alla Giulianelli o alla Sirci, ma un appassionato di volley con patrimonio ed esperienze manageriali alle spalle. Le firme però non sembrano essere così vicine e alcuni dubbi rimangono: soprattutto la società ha almeno altre due strade aperte che porterebbe a un cambio nell’assetto societario ma non a un’uscita della Pedrini.

Un rimescolamento delle quote che avverrebbe grazie a nuovi soci in un caso o a sponsor internazionali nell’altro. Una prospettiva dall’impatto meno deflagrante, ma su cui c’è poco tempo per lavorare. Decisiva sarà infatti la prossima settimana, per capire se ulteriori prospettive siano possibili o se la Pedrini si siederà a un tavolo con Vinci. I tempi però per forza di cose non potranno essere troppo lunghi o esasperati, perché la società (se cambierà il timone cambieranno anche il direttore generale o altre figure?) deve in ogni caso muoversi con gli sponsor e soprattutto su un mercato mai così in ritardo come in quest’ultima stagione. Rimarrà Leal? Rimarrà Nimir? Una nuova proprietà magari avrebbe interesse a ripartire dalla stessa squadra di questa stagione? O forse vorrebbe non fare il passo più lungo della gamba, ripartendo da prospettive più modeste? Rimanendo la Pedrini la cessione di uno dei big sarebbe inevitabile? O l’ingresso di nuovi soci potrebbe ‘sventarla’? Tutte domande cui bisogna rispondere in fretta, nella speranza che la storia ultra cinquantennale di Modena sotto rete possa continuare come ha sempre fatto.