"Centro sportivo, tante le proposte arrivate"

L’ad Matteo Rivetti sull’ipotesi di un progetto per l’hotel ’Le Ville’: "Non è l’unica opzione in campo"

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"Un centro sportivo moderno e funzionale è sempre stata una nostra priorità, quindi non ci nascondiamo se in città fioriscono, periodicamente, delle ipotesi legate a questa o quella situazione logistica". La risposta, a quel che è emerso negli ultimi giorni (in particolare sulle colonne de ’La Gazzetta di Modena’) è affidata direttamente all’amministratore delegato Matteo Rivetti. A poco più da un anno dall’insediamento della sua famiglia, prosegue concretamente la ricerca di un’area nella quale possa sorgere il centro canarino e tra le ipotesi è spuntata quella dell’hotel ’Le Ville’, da anni già sede dei ritiri: "La crescita sportiva del Modena è per noi strettamente legata agli investimenti nelle strutture – ha continuato Matteo Rivetti – siamo partiti quest’estate, in tempi da record per la serie B, con alcuni importanti lavori di restauro al Braglia e vogliamo proseguire su questa strada". Come sottolineato, Rivetti non dimentica il primo investimento da circa un milione di euro per lo stadio, ovvero i lavori negli spogliatoi, sala stampa, tecnologie per il Var e luci. Ma è solo un inizio: "In un piano condiviso con il Comune allo stadio sono da rivedere ancora tante cose per dare la possibilità alla gente di vivere sempre meglio la partita – prosegue – per quanto concerne il centro sportivo al momento non c’è nulla di definito o di definitivo. ’Le Ville’ è un’ipotesi, ma ne stiamo valutando anche altre e quasi ogni settimana ci arrivano delle proposte, soprattutto dal punto di vista tecnico e non solo economico. Il dialogo con le istituzioni della città è sincero e aperto: hanno compreso che vogliamo fare le cose per bene, per il bene del Modena, e siamo in attesa di risposte concrete sotto tanti punti di vista, anche se poi le trattative vere e proprie per terreni e strutture in funzione del centro sportivo restano con privati, quindi sono soggette alle regole del mercato immobiliare. Su questi temi anche la risposta dei tifosi è stata importante: loro sanno quanto sia basilare oggi, per una squadra che vuole crescere, avere uno stadio all’altezza e una casa nella quale allenarsi al meglio per dare il massimo in ogni partita, per formare i giovani, soprattutto quelli più vicini per età all’eventuale salto in prima squadra. Un centro sportivo è inoltre un valore di appartenenza per il tutto il territorio e non soltanto per il club: come la casa della Ferrari, della Maserati, di Bottura".

Insomma, non si gioca a carte coperte. Nei piani di Rivetti c’è stato e continua ad esserci il centro sportivo, progetto che tuttavia avrà bisogno dei naturali tempi previsti dalla burocrazia. Nel frattempo, siamo vicini all’individuazione di un’area che sia consona al piano della proprietà canarina.

Alessandro Troncone