Dai test alle certificazioni: il protocollo per i dilettanti

La Figc ha emanato un documento di 41 pagine con varie prescrizioni. in vista della ripresa calcistica relativo sia agli allenamenti che alla gare.

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La Figc ha emanato il protocollo per la ripresa dell’attività calcistica (allenamenti e gare) per i dilettanti, sia adulti che settore giovanile. Un documento di 41 pagine con varie prescrizioni che ha già fatto discutere le società sportive sull’effettività possibilità di applicarlo in vista della ripresa della stagione, che molte società della nostra provincia hanno fissato fra il 24 e il 31 agosto. I quattro punti fondamentali sono rappresentati dall’autocertificazione obbligatoria, dal certificato di idoneità medico sportiva, dal rispetto delle norme igieniche e dall’attività di informazione e formazione delle società verso gli atleti, per favorire un comportamento scrupoloso anti contagio degli stessi anche fuori dal campo. Sono invece fortemente raccomandati (ma non quindi obbligatori) i test sierologici e molecolari prima della ripresa, soprattutto per le squadre che svolgano campionati di rilevanza nazionale. Preliminarmente all’inizio dell’attività è poi richiesta a ogni società l’analisi della propria struttura sportiva per rendere minima la presenza di più atleti nello stesso spogliatoio, ideando una differente circolazione interna delle persone, punti di ingresso e di uscita differenziati e viene richiesta la misura della temperatura corporea di tutti quelli che accedono all’impianto, con il mantenimento per almeno 14 giorni di un registro dei presenti. E’ inoltre richiesta, oltre alla normale pulizia, una sanificazione straordinaria degli ambienti prima della ripresa dell’attività. E’ inoltre richiesta l’identificazione di un medico responsabile, in alternativa si dovrà incaricare una persona di riferimento per il rispetto delle misure (delegato) che dovrà comunque operare in collaborazione con un proprio medico di riferimento acquisendo le autocertificazioni e i certificati e mantenendo il registro delle presenze. La presenza del medico non è obbligatoria durante lo svolgimento delle attività, ma deve essere comunque sempre reperibile.

Davide Setti