MANUEL SPADAZZI
Cronaca

Pierina uccisa a Rimini, il colpo di scena: “Esame del dna sui 500 condomini”

I figli della vittima: "La svolta è davvero vicina". I legali di una sospettata: "Ci sono altre piste, vanno controllati tutti i residenti del palazzo-alveare"

Rimini, 8 maggio 2024 – Chi ha ammazzato Pierina Paganelli? Dopo oltre 7 mesi non c’è ancora un colpevole per l’omicidio della 78enne, un’ex infermiera in pensione, massacrata a coltellate nel garage di casa la sera del 3 ottobre. Ma questo non significa che la svolta nelle indagini nel delitto di via del Ciclamino non sia vicina. Lo sostengono gli stessi figli della donna uccisa. Giuliano, Chiara e Giacomo Saponi, più volte sentiti dalla Procura in questi mesi, hanno avuto contatti con gli inquirenti – tramite i loro avvocati Marco e Monica Lunedei – anche pochi giorni fa, e sono sicuri: " Confidiamo che arrivino in tempi brevi delle risposte dalla Procura sull’omicidio di nostra madre, supportate da prove forti e ponderate".

Il dialogo di mesi fa tra Manuela Bianchi, nuora della vittima, suo fratello Loris e i vicini Louis e Valeria
Il dialogo di mesi fa tra Manuela Bianchi, nuora della vittima, suo fratello Loris e i vicini Louis e Valeria

Fin qui le indagini sul delitto di via del Ciclamino – condotte dagli uomini della squadra mobile della Polizia e coordinate dal sostituto procuratore Daniele Paci – si sono concentrate su una sola e unica pista. E sul banco dei sospettati ci sono finiti la nuora di Pierina, Manuela Bianchi, moglie di Giuliano, e suo fratello Loris, e i vicini di casa: il senegalese Louis Dassilva, che ha avuto una relazione con Manuela, e la moglie Valeria Bartolucci.

A parte Loris, tutti abitano nel complesso di via del Ciclamino, nella stessa palazzina in cui viveva Pierina. E a trovare per prima il corpo senza vita della 78enne, la mattina del 4 ottobre, era stata proprio Manuela. La settimana scorsa i difensori di Manuela, l’avvocato Nunzia Barzan e il fratello Davide (consulente legale) hanno consegnato alla Procura una nuova memoria, in cui forniscono agli inquirenti "nuovi elementi utili alle indagini" ma, soprattutto, una nuova pista.

L’assassino di Pierina, sostengono, non è nessuno dei 4 principali sospettati fino a oggi. Gli investigatori devono cercare "un quinto uomo". E per questo chiedono di "fare l’esame del Dna a tutte le persone che abitano in via del Ciclamino...".

Proprio come avvenne a Brembate di Sopra, nella Bergamasca, dopo l’omicidio di Yara Gambirasio. Insomma: vanno fatti accertamenti su tutti i 481 residenti di via del Ciclamino. È l’ultimo colpo di scena di un giallo dove non è mancato davvero nulla: i tradimenti, i veleni tra i vicini di casa, la questione religiosa. Pierina tornava da una riunione di preghiera dei Testimoni di Geova, quella sera in cui è stata ammazzata. Anche i figli di Pierina, la stessa Manuela Bianchi (e il fratello Loris) sono Testimoni di Geova. E la settimana in cui Pierina è stata uccisa, i saggi della comunità riminese dei Testimoni di Geova si sarebbero dovuti riunire per decidere come comportarsi con Manuela, dopo la scoperta del suo tradimento.

Un puzzle complesso che gli inquirenti, in questi 7 mesi, hanno cercato di ricostruire per dare finalmente un volto e un nome al killer della 78enne. E le conclusioni della Procura di Rimini non dovrebbero tardare ad arrivare. Anche per questo è molto difficile che si decida di fare il test del Dna a tutti i condomini di via del Ciclamino, come chiedono i difensori di Manuela.

Molti condomini , quando l’hanno saputo, sono saltati sulla sedia. "Perché chiedere a noi di fare il test del Dna? Possibile che dopo tutti questi mesi – attaccano un paio, mentre si bevono un caffè nel bar di via del Ciclamino – non abbiano ancora trovato il vero colpevole? Noi che cosa c’entriamo con la povera Pierina?". Le immagini e gli audio registrati delle telecamere della palazzina, migliaia e migliaia di pagine di perizie, interrogatori, accertamenti non hanno – ancora – risolto tutti i dubbi. Eppure la svolta, come dicono i figli di Pierina, "è vicina". E magari presto si saprà anche chi ha investito Giuliano Saponi, il figlio maggiore di Pierina, un anno fa.

Era la mattina del 7 maggio del 2023 quando Giuliano fu trovato agonizzante in strada, in via Coriano, a poca distanza da casa. Quella mattina l’uomo, andato a lavorare come sempre in bici, è stato investito da qualcuno che poi si è dato alla fuga. In un primo tempo era stata vagliata anche l’ipotesi che Giuliano (rimasto in coma per diverse settimane) fosse stato addirittura aggredito, picchiato da qualcuno. Ma poi i successivi accertamenti hanno escluso questa pista e concluso che l’uomo è stato investito. Forse – è l’ipotesi che si è fatta largo in questi giorni – a colpirlo è stato un trattore. L’incidente capitato a Giuliano resta un giallo nel giallo. E ancora non è chiaro se l’incidente accaduto in via Coriano ha qualcosa a che fare con la tragica fine della madre. Chi ha ucciso Pierina, e perché? Chi ha investito Giuliano? Risposte che i figli della donna, massacrata con 29 coltellate nel garage di casa, attendono da mesi.