"Dopo il derby con la Reggiana ho esultato"

Il d.s. Vaira: "Capii che avevamo qualcosa in più e avremmo vinto"

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"Ricordo quando a Reggio Emilia, al triplice fischio del derby, abbracciai il presidente Rivetti e gli dissi che dopo aver visto quella prestazione, per me, avremmo vinto il campionato". È questo il momento scelto come più significativo della cavalcato del Modena che lui stesso ha costruito, da Davide Vaira. Anche il direttore sportivo canarino è stato tra i protagonisti della festa promozione, incontenibile al "Braglia" nei festeggiamenti. Il racconto di Vaira prosegue: "In quella partita avevo notato che la Reggiana ci temeva – ha detto – e che noi a lungo andare avremmo avuto qualcosa in più. Il risultato di 0-0 fu giusto, ma nel complesso quel derby aveva dato qualcosa in più a noi e aveva tolto qualcosa a loro. Infatti, da lì, siamo scappati via. 88 punti sono veramente tanta roba, questi sono numeri straordinari che acquisiranno valore col tempo, ora forse ancora non ci rendiamo conto di quello che siamo riusciti a fare". È una prima volta per Vaira, dopo i 4 anni di Siena nei quali aveva solo sfiorato la promozione perdendo una finale playoff: "Tutto bellissimo, è una soddisfazione immensa ed è sicuramente la soddisfazione personale più importante della mia carriera – ha continuato Vaira – ora, non voglio sembrare il guastafeste di turno ma abbiamo ancora una competizione da giocare, la Supercoppa. Noi siamo persone ambiziose, non andremo a fare delle scampagnate ma vogliamo onorare il torneo perchè siamo il Modena e si va sempre in campo per vincere. Dopo, avremo tutto il tempo per sederci ed analizzare le varie situazioni per il futuro, partendo da un presupposto: la squadra che abbiamo creato ha un’ossatura importante, mister e staff sono stati eccezionali". Fra gli acquisti, fra i giocatori portati a Modena c’è naturalmente quel Paulo Azzi vera variabile impazzita del Modena che ha stupito: "Lo conoscevo bene, in una Siena-Pro Vercelli ci aveva asfaltato – ha raccontato – ho un buon rapporto col suo agente, lo scorso marzo prima che i Rivetti chiudessero per il Modena, gli dissi già che lo avrei preso con me. Ha un motore diverso, a me piace avere un terzino che spinga e crei superiorità numerica. Sapevo benissimo che nel 4-3-1-2 del mister inizialmente avrebbe faticato a trovare spazio, lui è stato bravo a lavorare nonostante fosse spiazzato e avesse timore di non giocare. Dalla famosa di Coppa con l’Imolese è partito e non si è fermato. Lo ha cercato anche la Reggiana? Non so se sia vero. Ma procuratori di diversi giocatori che ho preso mi chiamavano per dirmi che anche Tosi era interessato ai rispettivi assistiti. Non so, noi siamo stati bravi a giocare d’anticipo".

Alessandro Troncone