"Finire la stagione per accontentare tutti"

"Prima dovremo verificare l’aspetto della salute. Il ministro Spadafora sbaglia a dare una immagine così negativa del calcio"

"Dobbiamo vivere alla giornata, e capire cosa succede". L’AD neroverde Giovanni Carnevali, ai microfoni di Rai Sport, ha fatto il punto sui tanti temi (ripresa del campionato, tagli egli stipendi, rapporti tra Lega, Assocalciatori e Governo) che caratterizzano questo ‘tempo sospeso’ nel corso del quale le certezze sono minime.

"Noi come Sassuolo abbiamo sempre avuto una linea ben precisa: quella di portare a termine il campionato. Prima dobbiamo verificare l’aspetto della salute, imprescindibile, ma se esistessero le condizioni è giusto concludere la stagione. Sarebbe la scelta più corretta nei confronti di tutti"

Come si immagina la prossima riunione di Lega?

"Ci sono vedute diverse, ma abbiamo capito che dobbiamo restare uniti su una linea unica. Non è semplice, siamo in 20,ci sono diversi interessi in gioco"

Il Ministro Spadafora è stato durissimo nei confronti della serie A…

"Mi dispiace perché ne scaturisce un’immagine negativa del calcio, mentre da parte delle società è un momento di grande sacrificio. Il calcio è un’industria, ma ha una sua importanza anche a livello sociale: Spadafora, che come società non abbiamo mai sentito né visto partecipare alle riunioni di Lega, dovrebbe valutare meglio alcune situazioni che forse non ha ben presente. Non chiediamo aiuti economici, ma dobbiamo capire dove migliorare e come far crescere un sistema che oggi è ancora troppo vecchio: come Sassuolo abbiamo sempre guardato al sistema calcio, non è giusto ognuno guardi solo al suo interesse"

Se non si riuscisse ad andare avanti andrebbe congelato tutto?

"Non ci voglio pensare perché sono fiducioso sulla ripresa del campionato, soluzione che eliminerebbe tantissime problematiche. Non trovo giusto che alcune squadre buttino via un anno, penso al Benevento che è già in A, e credo sia giusto considerare anche le esigenze di chi partecipa ai campionati minori. La cosa più regolare, più giusta e più corretta, se si può, se ci sono le condizioni di sicurezza, è finire i campionati. Fermarsi,o congelare le classifiche, vorrebbe dire scontentare tanti, ed esporre l’intero sistema a contenziosi che pregiudicherebbero anche l’avvio della prossima stagione"

La posizione di Carnevali sul taglio stipendi?

"Contiamo ci possa essere un’idea comune, assunta dalle società e dall’AIC. Ognuno deve fare la propria parte in un momento di difficoltà, e sono convinto che anche i giocatori siano tutti consapevoli che siamo tutti sulla stessa barca. Giusto, però, ci sia una linea condivisa con Lega e AIC, con determinate norme che si possano portare avanti per ogni società. Impensabile ognuno discuta per se con tutti i calciatori e procuratori, non si finirebbe mai…"

Cosa succederà secondo lei?

"Presto per dirlo, ma credo che tre settimane di allenamenti sarebbero sufficienti ai giocatori per preparare la ripresa, e credo si possa poi ricominciare a fine maggio per chiudere, regolarmente, tra fine giugno e inizio luglio. Ovviamente se sussistono le condizioni di totale sicurezza".

s.f.