Femminicidio a Salsomaggiore, uccide la moglie con una mazza da cricket. La carabiniera: “Mi ha visto, continuava a colpirla al viso”

La vittima di 57 anni si chiama Meena Kumari ed è stata colpita più volte. Una militare libera dal servizio è intervenuta: “Ho sentito le urla, sono entrata. Ma non sono riuscita a salvarla”

Salsomaggiore Terme (Parma), 28 novembre 2023 – Ancora un femminicidio, una donna uccisa, ancora una volta per mano della persona che avrebbe invece prendersi cura di lei. La vittima è una donna di 57 anni che è stata uccisa a colpi di mazza da cricket dal marito (videoquesta mattina intorno alle 9.30 in via Trento in centro a Salsomaggiore Terme, paese della provincia di Parma.

Uccisa dal marito a colpi di mazza. A destra, la carabiniera Noemi Schiraldi che ha cercato di salvarla
Uccisa dal marito a colpi di mazza. A destra, la carabiniera Noemi Schiraldi che ha cercato di salvarla

L’aggressione

La vittima si chiama Meena Kumari, è di nazionalità indiana ed è stata aggredita dal marito, Onkar Lal, pensionato di 67 anni, in casa dove c’erano anche altri familiari. La donna, nel disperato tentativo di salvarsi, ha provato ad uscire verso la strada per chiedere aiuto ma è stata raggiunta dall’uomo che l'ha colpita più volte al corpo e alla testa. All’arrivo dei soccorritori del 118, la 57enne è stata trovata già morta sul posto.

L’intervento della carabiniera libera dal servizio

L’autore del femminicidio è stato fermato da una carabiniere libera dal servizio, Noemi Schiraldi, 31 anni. La militare, richiamata dalla richiesta di aiuto della vittima, è intervenuta da sola. Ha bloccato l'uomo, poi – aiutata dai colleghi arrivati a sirene spiegate – l’ha arrestato. Ma il tempestivo intervento non è però bastato a salvare la vita della donna. Il marito è stato portato in caserma a disposizione dell'autorità giudiziaria.

La carabiniera: “Ho sentito le urla e sono intervenuta subito”

"Ho sentito le urla dalla strada, ho deciso di intervenire immediatamente. Ho trovato la porta dell'appartamento aperta e ho visto un corpo riverso. All'interno c'era un uomo che impugnava una mazza e che continuava a colpirla al volto, nonostante io fossi entrata”. È il racconto della carabiniera Noemi Schiraldi, 31 anni, da quattro in servizio alla stazione di Salsomaggiore che questa mattina, mentre si trovava libera dal servizio, ha bloccato l'autore di un femminicidio. “A quel punto mi sono avvicinata all'uomo, mi sono qualificata - prosegue Schiraldi - e ho intimato di allontanarsi. Non ha opposto resistenza, io allora ho atteso l'arrivo dei colleghi e mi sono assicurata che stesse arrivando il 118”. “Mi sarei augurata che fosse finita diversamente – è l’amara conclusione –, sono dispiaciuta ma ho fatto quello che potevo".

Le altre violenze

Nello stesso stabile di Salsomaggiore abitano, al piano di sopra dei due coniugi, il figlio e la nuora e spesso, per motivi di lavoro, affidavano i loro figli ai due coniugi. "Spesso vedevano lui uscire di casa con i nipotini, sembrava il classico nonno affettuoso. Lei poi amava uscire a portare a spasso i cani ed era sempre sorridente e gentile con tutti - racconta un condomino - Non avrei mai pensato potesse capitare qualcosa del genere, soprattutto ora, a pochi giorni, dalla tragedia di Giulia. Litigi? C'è stato qualcosa, ma niente di grave”. Un'altra vicina parla però “di un intervento dei carabinieri richiamati dalla grida” e non si dà pace perché “dovevamo essere forse più attenti. Invece in questi casi ci pensa sempre dopo, quando purtroppo è successa la tragedia”.

Il sindaco: “Violenza domestica è un male intollerabile”

"Oggi per Salsomaggiore si scrive una pagina triste. Quello che è accaduto questa mattina è un fatto gravissimo: nonostante si continui a ripetere che 'non deve più succedere’ puntualmente ci troviamo di fronte sempre allo stesso copione. La violenza domestica è un male intollerabile che non dovrebbe mai trovare spazio nelle nostre vite”. Lo ha scritto Facebook Luca Musile Tanzi, sindaco di Salsomaggiore dopo l’uccisione stamattina di Meena Kumari. “Come società - scrive il sindaco - dobbiamo impegnarci a combattere contro qualsiasi forma di violenza e lavorare insieme per creare un ambiente sicuro per tutti. Questo tragico evento ci ricorda l'importanza di essere vigili, di intervenire quando vediamo segnali di pericolo e di promuovere una cultura della vita e del rispetto”.

Come chiedere aiuto

Chiunque si trovi in situazioni di difficoltà o pericolo può contattare il numero verde 1522: il servizio anti stalking e violenza attivo 24 ore su 24 promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità.