Gioachino Rossini opera Food a Pesaro: ecco i veri maccheroni del Cigno

Allo Scudiero la prima serata del ‘Grof’, che vuole riscoprire una delle sette ricette autografe di Rossini, forse la preferita dal grande compositore, e farla degustare ai pesaresi e ai turisti

Il Grof (Gioachino Rossini opera Food) a Pesaro presenta i veri maccheroni del Cigno. Daniele Patti e Alessandro Furlani, cuochi e interpreti di Rossini allo Scudiero

Il Grof (Gioachino Rossini opera Food) a Pesaro presenta i veri maccheroni del Cigno. Daniele Patti e Alessandro Furlani, cuochi e interpreti di Rossini allo Scudiero

Pesaro, 18 marzo 2024 – Il progetto ‘Dalla vigna alla tavola’, promosso dalla Regione per sviluppare l’avventurismo e quest’anno farcito di piatti rossiniani testimoni delle nostre tipicità, arriva a Pesaro in uno dei ristoranti storici della cucina rossiniana: lo Scudiero di palazzo Baldassini. Qui mercoledì 20 marzo alle 20,30 si terrà la prima serata pesarese del ‘Grof’, ovvero del ‘Gioachino Rossini opera food’ che vuole riscoprire ogni anno una delle sette ricette autografe di Rossini e farle degustare ai pesaresi e ai turisti. Fin dai tempi di Franco Ridolfi, storico ristoratore pesarese, ‘Lo Scudiero’ aveva riscoperto la cucina rossiniana e oggi i due cuochi Daniele Patti e Alessandro Furlani, proseguono su questa linea mettendo a frutto la loro cultura contadina e marinara: “Fin da quando siamo arrivati, dodici anni fa, abbiamo inserito in carta il filetto alla Rossini”, dicono.

Il piatto della prima edizione del Grof saranno i ‘maccheroni alla Rossini’, forse la ricetta preferita dal grande compositore che farciva la pasta lui stesso con fegato grasso e tartufo e che tutti potranno riassaporare domani sera.

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Il menù è raccontato dagli stessi autori: "Proporremo la battuta di manzo Albedo di Limone, bottarga di tuorlo d’uovo marinato. Seguiranno i sontuosi Maccheroni alla Rossini, farciti di fegato grasso, tartufo nero, funghi e prosciutto crudo siringati uno ad uno ricoperti da un cremoso di caciotta dopo e gratinati al forno. Continuiamo con il colombaccio cotto alla brace cipollato e ostriche, e quindi con un dolce strepitoso: il “Viaggio alle Maldive“, che non è altro che il ricordo di un viaggio in una conchiglia di ostriche, crema inglese, sorbetto al mango e spuma di cocco. Si terminerà con sua Maestà Saint Honore, un dolce completamente rivisitato con modernità e gran classe”. I vini dell’azienda agricola ‘La collina della fate’ che insieme al sommelier Otello Renzi, e Giovanni Stupici hanno pensato di abbinare rispettivamente M’arte, Adagio e Arte, tre calici di eleganza francese e con assonanze rossiniane.