Doppio ‘codice rosso’. Pedinamenti e botte: l’amore diventa incubo, due uomini nei guai

Da un lato la gelosia senza limiti, dall’altro le violenze alla compagna. Nuovi casi tra Pesaro e Gabicce, interviene la Questura.

Doppio ‘codice rosso’. Pedinamenti e botte: l’amore diventa incubo, due uomini nei guai

Doppio ‘codice rosso’. Pedinamenti e botte: l’amore diventa incubo, due uomini nei guai

Era geloso, inaccettabilmente geloso. E lei se lo ritrovava davanti ovunque: si appostava davanti a casa, di fronte al negozio in cui lavora, addirittura nell’alimentari in cui fa la spesa. E poi c’erano tutti quei bigliettini lasciati sul cruscotto della macchina e in casa. E poi lei ha deciso di dire basta e di raccontare tutto alla polizia. E per lui è scattata la procedura prevista dal "codice rosso". L’ennesima storia di stalking e di condotte persecutorie si è conclusa con un ammonimento del questore Francesca Montereali nell’ambito di un’attività di indagine condotta dalla Divisione Anticrimine della Questura diretta dal primo dirigente Giovanni Accardo. Lei, 63enne pesarese residente a Gabicce che lavora in un negozio di abbigliamento di Riccione, aveva deciso di interrompere la relazione con il proprio compagno, che non l’ha presa bene. Quest’ultimo, palermitano residente a Cattolica, 66 anni, non è riuscito a farsene una ragione e ha iniziato a pedinarla e a farsi trovare ovunque. Veri e propri appostamenti che hanno convinto la donna a chiedere aiuto alla polizia e, pur in assenza di querela, ha avanzato richiesta al Questore di ammonimento nei confronti dell’autore della condotta assillante.

Nei guai anche un altro compagno geloso, questa volta a Pesaro, anche lui destinatario di un ammonimento del Questore. Lui, 54enne residente in via Flaminia, avrebbe più volte negli ultimi due anni, picchiato e offeso, anche con epiteti a sfondo sessuale, la propria compagna non convivente, una 50enne della provincia di Bari e residente a Fano. Gli episodi si sarebbero consumati anche alla presenza di testimoni. Condotte inaccettabili che hanno convinto la donna a chiedere aiuto, anche in questo caso avvalendosi delle possibilità fornite dalla normativa "codice rosso" di contrasto alla violenza di genere. Nel gennaio scorso l’avrebbe spinta a terra, di fronte agli occhi attoniti della figlia di lei insultandola. Le violenze sia fisiche che psicologiche si sono susseguite nel tempo anche oltre la fine della loro relazione in ripetute e pressoché sistematiche percosse e offese anche via chat.

Antonella Marchionni