
di Tiziano V. Mancini Una strana sensazione coglie al termine della lettura della nuova fatica (forse termine inopportuno, vista la scorrevolezza che la lettura riceve in dono dalla scrittura) di Tommaso di Carpegna Falconieri, Nel labirinto del passato (Laterza, 2020, 203 p., 18 euro) ed è precisamente quando ci si affaccia sulla ricca bibliografia finale chiedendosi: quali saranno le opere vere e quali quelle inventate? Tra quelle rigorose e attendibili si nasconderanno le complottiste, le revisioniste, le controfattuali, le negazioniste? A un primo spiazzamento, subentra la percezione che quell’approdo ingrato sia in realtà la miglior dimostrazione di aver recepito lo spirito dell’opera:...