ANTONELLA MARCHIONNI
Cronaca

Inferno domestico. Aggredisce il marito con un coltello da cucina. Trasferita in Psichiatria

È successo sabato a Tavoleto. I vicini hanno chiamato i carabinieri dopo aver udito le grida dell’uomo, trasferito in eliambulanza ad Ancona

Sul posto 118 e carabinieri (foto d’archivio)

Sul posto 118 e carabinieri (foto d’archivio)

Pesaro, 22 aprile 2025 – Una violenta lite tra moglie e marito che sarebbe potuta finire in tragedia. La moglie lo ha colpito più volte, usando un coltello da cucina, all’altezza del torace. Per fortuna nessuno dei colpi è risultato letale. E’ quanto avvenuto venerdì sera intorno alle 21 appena fuori dal centro abitato di Tavoleto, comune di 850 abitanti circa e l’episodio ha suscitato molto allarme.

Il ferito è un 54enne italiano ed è stato trasportato con l’eliambulanza all’ospedale di Torrette ad Ancona. Lei è una 32enne di origine est europea. La coppia non ha figli. I rapporti tra i due sono tesi da tempo con una storia di denunce reciproche per maltrattamenti. Intorno alle 21 di sabato i carabinieri sono stati allertati da alcuni vicini che, sentite le urla, hanno chiamato il numero di emergenza. Sul posto sono accorsi i carabinieri di Tavoleto, i militari della stazione di Mombaroccio, del radiomobile di Pesaro e i sanitari del 118. L’uomo è stato trasportato all’ospedale di Torrette ad Ancona con l’eliambulanza ma le sue condizioni, per fortuna, non destano preoccupazione.

La donna già in passato aveva avuto problemi psichici e sabato, con il sindaco Stefano Pompei presente sul posto, su ordinanza del primo cittadino, è stato disposto un accertamento sanitario obbligatorio (Aso) e la donna è stata trasportata in ospedale al reparto di psichiatria. Da parte dei carabinieri di Tavoleto, coordinati dal maresciallo maggiore Alfredo Severini, è stata interessata la competente autorità giudiziaria. L’intervento di sabato testimonia come, anche nei periodi di festa, l’azione dell’Arma sia tempestiva e capillare su tutto il territorio e rimane un presidio sicuro per la cittadinanza.

La donna era stata protagonista, a settembre dell’anno scorso, di un episodio che aveva destato molto allarme. Si era barricata in casa con un coltello ma i carabinieri l’avevano salvata. La giovane non voleva saperne di aprire la porta ai soccorritori ma, grazie a una sensibile attività di mediazione, i carabinieri erano riusciti a conquistare la sua fiducia. Si era poi calmata ed era stata soccorsa dai sanitari che l’avevano sedata. Successivamente il sindaco aveva firmato un Tso (trattamento sanitario obbligatorio) e la donna era stata trasferita al reparto di psichiatria dell’ospedale di Urbino dove era stata affidata alle cure e al sostegno del personale medico.