
Il Comune apre le porte per battezzare i lavori da 15 milioni su un terzo della struttura. E nell’abbandono spuntano anche le diagnosi dei malati che vissero dentro queste mura.
Svolazzano in terra ancora, dentro il San Benedetto, l’ex ospedale psichiatrico, i fogli con le diagnosi e le cure dei pazienti. Tutti scritti a mano. Nello scalone che dall’androne conduce al primo piano nessuno ha toccato una ringhiera che sporge verso l’esterno per evitare che i malati psichiatrici si gettassero di sotto. Sono le poche tracce che sopravvivono dall’avvento della legge Basaglia, ormai mezzo secolo fa, che chiuse questi ricoveri per il trattamento dei malati di mente. Di tutto il resto non c’è più nulla perché sono stati saccheggiati i mobili, saccheggiato il giardino dalle sedute e dei tavoli in...