LUIGI LUMINATI
Cronaca

Pesaro Studi pronta a rinascere Due atenei ripartono da ingegneria

L’università ritrova la sua vecchia sede in viale Trieste: dopo i lavori di ripristino, il prossimo anno, saranno avviati i nuovi corsi (anche in inglese) della Politecnica di Ancona e della Carlo Bo di Urbino

di Luigi Luminati

La rinascita di Pesaro Studi è ormai imminente. Chi l’aveva chiusa in tutta fretta per risparmiare qualche centinaia di migliaia di euro attorno al 2017, ora non ha gli stessi problemi. Ha utilizzato il rilancio dell’università a Pesaro come strumento per allargare la maggioranza di governo ai 5 Stelle. L’idea del ritorno al passato è più di Francesca Frenquellucci (assessore M5s) che di altri. Ma il sindaco Matteo Ricci ha colto l’importanza dell’aspetto politico, più che il dietrofront amministrativo sulla creatura voluta da Oriano Giovanelli. La cosa più significativa è il ritorno vent’anni dopo negli stessi luoghi. Pesaro Studi rinasce nell’ambito delle strutture dell’ex colonia Villa Marina su viale Trieste.

C’è una legge del contrappasso politico che questa volta vale parecchio. Il Comune pare aver definito l’accordo con Inps e Fondo Postelegrafonici, ancora proprietari dell’edificio della colonia. L’accordo parte da uno sconto equivalente al costo dei lavori di ripristino dell’edificio scolastico chiuso ormai da 4-5 anni. Poi entrerà nella partita l’Aspes che ha l’obiettivo finale di acquisizione dell’edificio. Prima di arrivarci lo prenderà in affitto per due-tre anni, con un’operazione di rent to buy che consentirà di destinare l’edificio verso il porto come sede dei corsi universitari da una parte e sede provvisoria della scuola media Dante Alighieri dall’altra. L’istituto medio di via Gattoni in Soria dev’essere abbattuto e ricostruito con un appalto da sei milioni di euro. I lavori partiranno dopo l’estate e la scuola a settembre occuperà tutto il secondo piano e metà del primo della vecchianuova Pesaro Studi. Nel contempo l’università, ora con sede a Palazzo Gradari, dovrebbe trasferirsi per il prossimo anno, in viale Trieste. Portando nella vecchia sede di Lingue Orientali i corsi di ingegneria che la Politecnica delle Marche di Ancona e la Carlo Bo di Urbino, hanno deciso di creare insieme a Pesaro.

"Si tratta di una laurea triennale in ingegneria – dice il rettore di Ancona Gian Luca Gregori – che è accoppiata con una laurea magistrale in Green Industrial Engineering che mira a formare un ingegnere energetico". La magistrale è in lingua inglese, caso unico per ora nelle Marche. Non è nemmeno secondario il fatto che i due atenei marchigiani si siano alleati nella scelta di ingegneria e di Pesaro: "Il percorso Magistrale è organizzato in modo da mettere a frutto – dice il rettore feltresco Giorgio Calcagnini – le variegate competenze presenti nella Facolta` di Ingegneria di Ancona e nei dipartimenti dell’Universita` di Urbino". Un passo in più rispetto al corso partito lo scorso anno, di Ingegneria di Sistemi industriali e dell’informazione (laurea professionalizzante), che dipende solo dalla Politecnica Ancona ma ha all’interno docenti provenienti da Urbino. L’alleanza partita da lì dal prossimo anno dovrebbe diventare più forte. "Vogliamo formare – aggiunge Gregori – un ingegnere energetico in grado di affrontare le problematiche legate alla conversione, produzione, trasporto, accumulo e consumo finale di energia, nelle sue varie forme. Il corso ha tematiche interdisciplinari negli ambiti dell’economia, dell’impatto ambientale e della gestione sicura delle informazioni". Manca il via libera definitivo e ufficiale del Cun e del Ministero, ma sia Calcagnini che Gregori sono convinti che non ci saranno problemi. Si partirà nel prossimo autunno.

Resta da capire invece se i corsi di laura di Infermieristica (75 posti per tre annualità) resteranno ancora alla Teamsystem alla Torraccia. Insieme alla laurea magistrale in Scienze riabilitative delle professioni sanitarie, che prevede trenta posti all’anno con test d’ingresso. L’idea di partenza è quella di tornare a Muraglia, dove, però, si dovebbe anche costruire il nuovo ospedale. Ingegneria e Sostenibilità da una parte, Sanità dall’altra, paiono le scelte per il futuro dell’Università a Pesaro. Con Pesaro Studi che tornerà a Villa Marina, ma solo provvisoriamente, per alcuni anni. L’obiettivo finale del Comune è infatti fare una sede in centro a Palazzo San Domenico che la Fondazione Carisp, prima del fallimento di Banca Marche, aveva comprato anche con quelle destinazione. Chi vivrà vedrà.