Schianto in galleria, Stefano e Cinzia si volevano bene: “Io li conoscevo da anni"

L'assicuratore Felice Bartolucci ricorda con affetto Stefano Sabbatini e Cinzia Mariotti, una coppia di amici scomparsi tragicamente. Li conosceva da trent'anni e li descrive come affiatatissimi, lui un po' ombroso, lei calma e gentile. Li ricorderà sempre per i momenti di piacevole convivialità

Urbino, 30 dicembre 2023 – "Io li conoscevo bene". Felice Bartolucci, 56 anni, assicuratore con l’ufficio a Urbino e la casa a Fossombrone, li frequentava praticamente da trent’anni Stefano Sabbatini e Cinzia Mariotti, l’autista e l’infermiera del 118 tragicamente scomparsi nella galleria di Urbino.

Stefano e Cinzia, un amore stroncato dall'incidente in galleria a Urbino
Stefano e Cinzia, un amore stroncato dall'incidente in galleria a Urbino

"La prima conoscenza - racconta Bartolucci - avvenne in città per il tramite di amici comuni, dopodiché abbiamo avuto modo di tenerci in contatto anche per motivi relativi al mio lavoro, tra l’altro per via di una casa di campagna a Ca’ Rio che Stefano e Cinzia avevano assicurato con la mia compagnia e dove abitavano insieme".

Quindi Sabbatini e la Mariotti erano una coppia…

"Sì, certo. Erano tutti e due separati e con figli (tre maschi lui, una femmina lei, tutti grandi, ndr) e non facevano mistero del loro rapporto. Spesso capitavano insieme in ufficio per discutere di questioni assicurative e vederli era sempre una gioia e una boccata d’aria fresca".

Erano molto affiatati?

"Affiatatissimi, si vedeva che si volevano un bene dell’anima, anche se magari erano un poco diversi dal punto di vista caratteriale".

Cioè?

"Talvolta un pochino ombroso lui, quando per esempio non afferrava subito qualche dettaglio delle polizze, mentre lei era sempre calma, gentile, attenta".

Ha detto che li vedeva anche fuori dal suo lavoro…

"Mi è capitato qualche volta di dover andare al pronto soccorso di Fossombrone e quando loro erano lì di turno per me c’era sempre una tazza di caffè assicurata, oltre ovviamente a qualche minuto di piacevoli chiacchiere. Qualche volta – conclude Felice Bartolucci – mi hanno anche fatto piccoli favori, tipo essere visitato con più sveltezza… Mi mancheranno davvero molto".

a.bia.