Area Pica all’asta, tanti pretendenti: in lizza anche la Indel di Berloni

L’altra azienda che ha fatto l’offerta vincolante è la Str: nasce la possibilità di creare centinaia di posti

La protesta degli operai al tempo della chiusura, che avvenne dopo il 2008

La protesta degli operai al tempo della chiusura, che avvenne dopo il 2008

Pesaro, 30 settembre 2023 – Sta per scattare una delle più importanti operazioni immobiliari degli ultimi anni. Potenzialmente una storia che vale centinaia di posti di lavoro. Perché torna all’asta tutta l’area della storica fabbrica di laterizi Pica che dista ad un paio di chilometri dal casello autostradale e che si estende su una superficie di 14 ettari ed ha capannoni coperti per oltre 70mila metri quadrati. Ha una valenza molto particolare questa operazione, i cui risultati si vedranno il 30 di ottobre quando si apriranno le buste, perché dopo sei aste andate a vuoto, si stanno facendo sotto industrie molto importanti. Pare che ci sia una offerta vincolante – il prezzo a base d’asta è di 6 milioni di euro – fatta da Antonio Berloni, attraverso una immobiliare, che è titolare della società "Indel B" che ha la sua sede a Sant’Agata Feltria ed è anche quotata in Borsa.

In coppia con la famiglia Berloni – visto che l’area verrà divisa in due – c’è anche un’altra industria locale che sta andando per la maggiore ed è la "Str", asnche in questo caso attraverso una immobiliare, fondata da Vittorio Strapazzini ed ora diretta da Massimo Cecchini, che ha sposato la figlia del fondatore e che da molti viene indicato come il prossimo presidente di Confindustria provinciale. Una azienda in grande movimento, la "Str", che produce componenti per la gamma lusso delle grandi case automobilistiche a partire dalla Ferrari. In queste ultimi mesi Massimo Cecchini ha chiuso e sta chiudendo alcune importanti operazioni come l’acquisizione di quote di una società di Imola che lavora nell’ambito del titanio e proprio in questi giorni sta chiudendo un’altra operazione a Modena e cioè l’area magica di tutto il settore dei bolidi di lusso.

Ma la maggiore curiosità è legata ai movimenti della famiglia di Antonio Berloni, perché l’imprenditore ha concentrato tutto il suo impero sulla "Indel B" società che ha da sempre la sua base a Sant’Agata Feltria, paese passato da anni dalla provincia di Pesaro a quella di Rimini. La Indel B, società che divenne famosa per averr costruito un mini frigorifero che venne poi montanto dalla Nasa in una navicella spaziale, è oggi uno dei maggiori costruttori al mondo in questo settore che spazia dai camion delle più grandi marche mondiali – fornisce mini-frigo per le cabine di guida – ma ha acquisito un mercato rilevante anche nel settore dei frigoriferi che si trovano all’interno degli hotel, ed alcune grandi catene mondiali del settore di servono proprio da questa società.

Per cui in diversi ambienti non solo professionali della città si stanno chiedendo qual è lo scopo di questa operazione. Indiscrezioni parlano anche della creazione di uno stabilimento su Pesaro, finalizzato alla copertura delle commesse legate alla Mercedes. Altri solo della creazione di un polo logistico, vista anche la vicinanza al casello autostradale. Finita qui? Sembra di no perché si parla di ulteriori interessamenti che arrivano da altri due importanti imprenditori: uno sarebbe Marinelli, gruppo che sfiora tra cucine e componenti, i 350 milioni di fatturato. In coppia con Marinelli, perché l’operazione ricalca quella della Berloni e della Str, ci sarebbe anche un grande gruppo di Udine – il nome che si fa è quello di Fantoni – che opera nel settore dei mobilieri e lavora anche molto con le industrie del settore. Ma sembrano queste soluzioni in parte sfumate mentre nelle ultime ore si è fatto avanti un fondo legato alla logistica.

A guidare questa partita, assieme ad alcuni profssionisti, c’è il custode giudiziario Alessandro Baioni. E proprio nel suo studio si apriranno le buste la mattina del 30 ottobre.