Case di lusso al posto dell’ex Cif, appartamenti vista mare. Consegne entro il 2026

Come diventerà l’edificio che per 30 anni a Pesaro è stato una cartolina del degrado

Nel tondo i lavori di demolizione già iniziati all'ex Cif, in grande il rendering lato mare

Nel tondo i lavori di demolizione già iniziati all'ex Cif, in grande il rendering lato mare

Pesaro, 6 aprile 2024 – I lavori all’ex Cif, Centro italiano femminile che si trova all’ingresso sud della città, sono ai nastri di partenza e cambieranno il volto di uno dei più fatiscenti biglietti da visita della Capitale della Cultura. Verranno realizzati appartamenti di lusso che richiameranno anche pesaresi d’importazione: uno dei futuri alloggi che verranno realizzati nella zona vista mare, infatti, sarebbe stato acquistato da una famiglia di Madonna di Campiglio per trascorrere le vacanze al mare.

L’area di 3mila metri quadri era stata aggiudicata i mesi scorsi per poco meno di un milione di euro: si tratta di due lotti che sono andati all’impresa Giorgini di Montecchio (la parte di via Kolbe che si affaccia sulla strada) e all’impresa edile Cappelletti di Urbino (quella dietro, rivolta verso il mare). La prima ruspa ha già fatto capolino i giorni scorsi nel primo lotto e ora si attende l’inizio dei lavori anche nel secondo. "Nel giro di massimo un paio di mesi ritireremo la concessione edilizia – commenta Giacomo Cappelletti, dell’impresa urbinate che si è aggiudicata il lotto vista mare -: realizzeremo una palazzina di sei piani fuori terra e uno interrato dove ci saranno garage e cantine. Tutti, a parte il piano terra, avranno una bella vista. Saranno in tutto 18 alloggi di lusso con metrature di 60, 90 e 115 metri quadri. Abbiamo già fatto diverse vendite non solo a clienti pesaresi: una di queste è stata con un acquirente di Madonna di Campiglio. Contiamo di finire i lavori in meno di due anni e quindi di consegnare gli appartamenti prima dell’estate 2026".

Il Centro Italiano femminile era chiuso e ormai fatiscente da poco meno di trent’anni e da tempo degradato. Realizzato a metà degli anni Cinquanta: una parte era destinata alla colonia e una parte all’ospizio. Poi l’esposizione finanziaria con la Bcc di Pesaro era aumentata negli anni e l’intero blocco era finito nelle mani della banca che aveva ceduto il credito a una società che, a sua volta, lo aveva messo in vendita. L’asta era stata conclusa a novembre 2022. Il piano regolatore permette, sia nel primo che nel secondo lotto, la realizzazione di abitazioni ad uso civile.

E’ soddisfatta dell’imminente inizio dei lavori, anche se la proprietà dell’area non è comunale ma è privata, anche l’assessore alla rapidità con delega all’urbanistica Mila della Dora. "Ne potrà beneficiare tutta la città – commenta -. L’immobile si trova proprio all’ingresso sud della città e così com’è ora non era certo un bel biglietto da visita".