Tunnel carpale: chirurgia all’avanguardia

Un intervento da 5 minuti per guarire senza tagli sul palmo

Sindrome del Tunnel Carpale

Sindrome del Tunnel Carpale

La Dott.ssa Marina Faccio, specialista in chirurgia della mano, spiega come l'intervento endoscopico mini-invasivo abbia già consentito a più di 500 suoi pazienti di guarire completamente dalla sindrome del tunnel carpale e tornare alle attività quotidiane già dal giorno successivo.

Dottoressa, cos’è la sindrome del tunnel carpale?

«Si tratta di una patologia causata dalla compressione di un nervo della mano, il nervo mediano. Si manifesta inizialmente con fastidiosi formicolii che, col tempo, diventano sempre più persistenti. Colpisce frequentemente chi svolge lavori manuali ripetitivi, con un'incidenza maggiore nelle donne. Spesso chi soffre di questa patologia decide di rivolgersi al chirurgo della mano solo dopo

averle provate tutte e dopo mesi e notti passate in bianco a causa del dolore alla mano. Purtroppo, se il nervo continua a soffrire all'interno del canale carpale, si corre il rischio di danni permanenti alla mano come la perdita della sensibilità e l'atrofia della muscolatura del pollice.»

Quando si arriva alla chirurgia?

«Se è vero che nei primi stadi della malattia èsufficiente un approccio di tipo conservativo -ghiaccio, tutore, infiltrazioni etc - è altrettantovero che quando questo non è più efficace,l’unica strada veramente risolutiva è l’interventochirurgico. C’è però un'alternativa alla chirurgia tradizionale: la cosiddetta chirurgia mini-invasiva.

Questo tipo di intervento dura circa 5 minuti, lascia una cicatrice di appena un centimetro che scompare nella piega del polso, non prevede l’uso di gesso o tutore post-operatorio e, cosa più importante, è completamente risolutivo.»

In cosa consiste l’intervento endoscopico mini-invasivo?

«Si tratta di una tecnica all’avanguardia che prevede l’utilizzo di un device endoscopico al posto del classico bisturi.

Il device endoscopico è costituito da una telecamera, un mini-cutter di precisione e una fonte luminosa all'estremità; il dispositivo viene inserito all’interno del canale carpale del paziente attraverso un’incisione di circa un centimetro all’altezza del polso.

La telecamera permette di visualizzare a video l'interno del canale, consentendo al chirurgo di liberare il nervo mediano dalla compressione.»

Ma è sicuro?

«La chirurgia mini-invasiva è sicura ed efficace al pari della tradizionale, ma permette di ridurre molto l'invasività e di conseguenza i tempi di recupero nel breve e medio termine. Posso attestare personalmente l'efficacia di questo intervento, avendo già trattato con successo oltre 500 pazienti grazie a questa tecnica.»

È vero che si può intervenire su entrambe le mani nella stessa seduta?

«Sì, per i pazienti che soffrono di sindrome del tunnel carpale bilaterale, con questa tecnica è possibile intervenire su entrambe le mani durante la stessa sessione operatoria.»

Quali sono i tempi di recupero?

«Grazie al device endoscopico, si interviene direttamente sulla zona interessata, senza bisogno di incidere il palmo della mano e i

tessuti sottostanti. Per questo motivo il recupero post-operatorio è più rapido e meno fastidioso. Generalmente, dopo l’intervento è possibile tornare a casa nel giro di un’ora; il paziente esce dalla sala operatoria muovendo già le dita

e il polso. Può tornare alle normali attività già dal giorno successivo, evitando solamente gli sforzi eccessivi o i carichi più pesanti.

È necessaria la fisioterapia?

«La fisioterapia post-operatoria è cruciale per ottenere risultati ottimali, purché sia eseguita da uno specialista. Per questo motivo nel nostro team multidisciplinare Symcro, chirurghi e terapisti esperti della mano lavorano insieme per garantire i migliori risultati per i pazienti.»

Per maggiori informazioni visitare il sito: Dottoressa Marina Faccio