
Il sindaco di Sant’Agata sul Santerno, Riccardo Sabadini, critico con la Struttura commissariale: "Non si è riusciti a far partire i lavori per restaurare la Casa dei Contadini o la biblioteca".
Il consiglio comunale è sui banchi di scuola e non è una buona notizia. Tra poco si trasferirà e, anche questa, non è una buona notizia. Con ordine: tutti gli uffici comunali di Sant’Agata sul Santerno, compresa la sala del consiglio comunale, dall’alluvione del maggio 2023 si sono trasferiti nella mensa della scuola media, perché il palazzo comunale è stato pesantemente alluvionato. I banchi di scuola sono effettivamente usati come scrivanie dai funzionari e anche per il consiglio comunale. A due anni dall’evento catastrofico, uffici tecnici e consiglio devono ora traslocare perché la mensa servirà a ospitare le aule dell’adiacente scuola elementare dove a giugno inizieranno importanti lavori di consolidamento. Il palazzo comunale però è ancora chiuso, in attesa dell’ordinanza sugli edifici pubblici, mai arrivata.
Esistono altri edifici comunali? Sì, la biblioteca e la Casa dei Contadini, ma anch’essi sono stati alluvionati. Sant’Agata sul Santerno è l’unico comune che a maggio 2023 ha visto il 100% degli stabili pubblici finire sotto l’acqua e il fango. Con uno sforzo immane, da parte della comunità, le scuole, che avevano avuto una lama d’acqua minore rispetto ad altri edifici, data la loro sopraelevazione, furono ripristinate e a settembre del 2023 gli studenti poterono tornare sui banchi (prestandone alcuni agli uffici comunali).
"E’ assurdo che dopo due anni – tuona il sindaco, Riccardo Sabadini – dobbiamo trasferire gli uffici a Massa Lombarda". Due anni in cui non si è riuscito, a livello commissariale, a far partire i lavori per restaurare Casa dei Contadini o la biblioteca, spazi adatti a ricevere gli uffici comunali, mentre le pratiche per il restauro del palazzo comunale sono andate avanti solo con uno stanziamento di 250 mila euro di avanzo libero dello stesso Comune. "Gli alpini hanno promesso che metteranno a posto la biblioteca – spiega il sindaco –, ma la necessità è che i lavori siano finiti entro settembre, altrimenti anche l’Urp dovrà traslocare a Massa Lombarda. Per la Casa dei Contadini avevamo il progetto di recupero sei mesi dopo l’alluvione, già definito anche con la suddivisione degli spazi interni per i vari uffici, ma non c’è stato modo di intervenire". Due anni in cui la situazione sembra essersi cristallizzata. Il palazzo comunale, i cui lavori di recupero si assommano a quelli di adeguamento sismico, vedrà partire i lavori a breve a fronte dell’intervento del Comune, ma ci vorrà almeno un anno; Casa dei Contadini e biblioteca, con lavori relativamente di poco conto (400mila euro e circa tre mesi di cantiere), pietrificati al momento dell’abbandono delle acque.
"Stiamo per riscuotere le somme dovute dall’assicurazione – spiega il sindaco –, sono circa 2,5 milioni. Faremo con quelli e con le nostre forze". La fisionomia del centro urbano, intanto, in parte è cambiata, i locali delle Poste sono inagibili e gli uffici si sono spostati nella strada dietro, stessa cosa per la caserma dei Carabinieri, l’antico forno ha chiuso i battenti, l’asilo nido è ormai un rudere che dovrà essere abbattuto e ricostruito.
Mentre passeggiamo alla scoperta di quali cantieri dovrebbero partire e quali no, il sindaco riceve una telefonata per il campo da calcio. Altra storia: a settembre 2023 i bambini della scuola calcio poterono riprendere gli allenamenti grazie all’impegno della società sportiva, dei volontari e della comunità che riuscirono a sistemare alla meno peggio il manto erboso. Una situazione provvisoria, ma che permise di non interrompere l’attività dell’ultima società sportiva del paese. In questo caso ci sono sia il progetto che i fondi, ma rimane la corsa contro il tempo affinché i lavori siano finiti entro settembre, per la ripresa delle attività dei ragazzi. Maggio e giugno dovrebbero, il condizionale non è mai stato così d’obbligo, essere i mesi dell’inizio dei cantieri del palazzo comunale, biblioteca, asilo nido, campo da calcio e scuola elementare.
Matteo Bondi