"Case popolari, +40% di richieste Nuclei numerosi ma alloggi piccoli"

Il punto dell’assessora alle Politiche abitative di Lugo, Lucia Poletti: interventi transitori sono stati fatti a supporto delle famiglie in difficoltà dopo i fenomeni di alluvione e tornado degli scorsi mesi.

"Case popolari, +40% di richieste  Nuclei numerosi ma alloggi piccoli"

"Case popolari, +40% di richieste Nuclei numerosi ma alloggi piccoli"

Domande in crescita per l’edilizia pubblica a Lugo. "La graduatoria dell’ultimo bando è stata approvata a fine giugno – spiega Lucia Poletti, assessora alle Politiche per il diritto alla casa –. Si trattava di un bando integrativo e si è evidenziato un incremento delle domande rispetto a quello del 2022. Ora in graduatoria siamo passati da 103 a 145 nuclei. Posso dire che tra le difficoltà c’è quella di dare risposta a nuclei familiari numerosi a fronte di alloggi che non sono di grandi dimensioni". Altri interventi di natura transitoria sono stati effettuati a supporto delle famiglie in difficoltà dopo i fenomeni di alluvione e tornado che, negli ultimi mesi hanno causato danni importanti alle abitazioni. "Secondo quanto stabilito dalla Regione – continua Poletti – si poteva far fronte con l’edilizia pubblica a chi non aveva disponibilità di alloggi in modo transitorio e secondo queste priorità: chi era già residente in queste abitazioni, chi è in graduatoria e infine anche a chi non era nelle due condizioni. Questo tipo di bisogno è stato gestito a livello provinciale ma vorrei sottolineare che nel Decreto Ricostruzione non sono previsti per ora finanziamenti per l’edilizia residenziale pubblica danneggiata e mi auguro che questa mancanza venga sanata al più presto". Accanto alle risposte fornite dall’edilizia residenziale pubblica, ci sono quelle date da altri strumenti. "Ne fanno parte – continua Poletti – la coprogettazione con il terzo settore per accogliere in emergenza nuclei familiari o singoli in situazioni di difficoltà e i progetti di housing first e housing sociale. In più esiste la possibilità di rinegoziare l’affitto, uno strumento della Regione che permette di ridurre il canone tramite un contributo al proprietario e la modifica del contratto da libero a concordato, oltre agli interventi diretti sul canone da parte del Servizio sociale. Infine, c’è uno strumento che in questi anni si è sempre rilevato molto utile, vale a dire il Fondo nazionale affitti per il quale, nel 2022, sono state presentate 400 domande. Attualmente il fondo non è stato rifinanziato dal Governo per il 2023. Considerati i numeri del 2022, sarebbe importante fosse messo di nuovo a disposizione".

Fra le deleghe in capo all’assessora Poletti c’è anche quella relativa alla tutela dei diritti degli animali interessati continuamente da fenomeni come abbandoni e maltrattamenti. "Non nascondo – conferma l’assessora – che abbiamo assistito anche a casi di abbandono a seguito dell’alluvione oltre a situazioni in cui nessuno ha reclamato l’animale, sebbene sia stata copiosamente diffusa la notizia del ritrovamento. Sempre a proposito di comportamenti non corretti, riporto, a titolo di esempio, che sono giunte richieste da parte di famiglie che, ospitando molossoidi si trovano in difficoltà a gestirli quando diventano adulti e vorrebbero rinunciarvi, affidandoli al canile. Voglio ricordare che i cani, i gatti e gli animali tutti non sono oggetti di cui ci si possa liberare, ma sono esseri viventi di cui esiste un’anagrafe e che, una volta adottati, entrano a far parte della famiglia. Segnalo poi l’abbandono di cuccioli appena nati e sottolineo l’importanza della sterilizzazione delle mamme, che sono soprattutto gatte. Non ritengo questi comportamenti corretti sia nei confronti degli animali, sia nei confronti dell’Amministrazione che provvede a fornire il servizi di canile e infermeria felina. In quanto pubblici, essi però devono favorire modalità di comportamento consone e avere anche una funzione educativa e infatti sono numerose e periodiche le campagne informative sulla gestione degli animali e il comportamento da tenere con loro nell’utilizzo degli spazi pubblici. I volontari hanno fatto e stanno facendo fronte con molta forza e competenza a tutto questo, ad esempio monitorando il territorio e prevenendo così fenomeni di randagismo che potrebbero avere risvolti anche sul fronte della sicurezza sanitaria. Tuttavia, devo riconoscere che i nostri cittadini, pur nelle difficoltà dell’ultimo periodo, hanno risposto offrendosi alle numerose adozioni che si sono succedute e questo è certamente un segnale positivo e non scontato, visti gli eventi che ci hanno coinvolto. Mi auguro che questo sia indicativo di una maggiore cura, disponibilità e attenzione verso i nostri amici animali".

Monia Savioli