REDAZIONE RAVENNA

Minacce con pistola. Sei mesi a guardia giurata

L’uomo è stato assolto dalle accuse più gravi: maltrattamenti e violenza sessuale nei confronti della moglie. Fatto ricondotto a reciproche tensioni .

Si è chiuso il processo a carico della guardia giurata, imputata di minacce aggravate, maltrattamenti e violenza sessuale nei confronti della moglie

Si è chiuso il processo a carico della guardia giurata, imputata di minacce aggravate, maltrattamenti e violenza sessuale nei confronti della moglie

Si è chiuso il processo a carico della guardia giurata, imputata di maltrattamenti e violenza sessuale nei confronti della moglie. La sentenza è stata pronunciata dal giudice per l’udienza preliminare Janos Barlotti, che ha assolto l’uomo – difeso dall’avvocato Fabrizio Briganti – sia per la violenza sessuale sia per i maltrattamenti, mentre lo ha condannato a sei mesi per minaccia aggravata, con pena sospesa.

I fatti risalgono al 2024. Secondo la ricostruzione accusatoria, l’imputato avrebbe tenuto nei confronti della consorte comportamenti reiteratamente aggressivi, culminati nell’episodio dell’aprile 2024, quando avrebbe puntato contro la donna la pistola d’ordinanza proferendo frasi minacciose in un contesto descritto come “apocalittico”: "Un giorno mi supplicherai di farlo visto che ci vogliono bombardare, piuttosto che farmi ammazzare da loro è meglio che ci ammazziamo tra di noi", avrebbe detto. La denuncia, sostenuta dall’associazione Linea Rosa – la donna era parte civile con la tutela dell’avvocato Cristina Magnani –, aveva evidenziato un quadro familiare pesante, con continue umiliazioni, insulti, minacce e – secondo l’accusa – anche costrizioni sessuali.

Ma già in fase preliminare il Gip aveva ridimensionato l’impianto accusatorio, ritenendo alcuni episodi frutto di reciproche tensioni e altri privi di intento realmente violento.

Il Gup ha quindi escluso le contestazioni più gravi, limitando la condanna alla sola minaccia aggravata. Dopo la denuncia la pistola era stata ritirata e la guardia giurata era stata spostato a mansioni amministrative.