Conselice e Sant’Agata Una notte di paura e distruzione

Fra gli sfollati ospitati nel Ferrarese, ad Argenta: "Grazie a chi ci ha portati qui e ci ha accolti"

Conselice e Sant’Agata: una notte di paura e distruzione (foto di Matteo Cricca)

Conselice e Sant’Agata: una notte di paura e distruzione (foto di Matteo Cricca)

Sono giorni drammatici in Bassa Romagna. In particolare Conselice e Sant’Agata sono state travolte dalla piena di Senio e Santerno, rimanendo a lungo isolate e irraggiungibili se non da alcune squadre di soccorritori e dagli elicotteri. A Sant’Agata (come raccontato a pagina 2) si contano due vittime, mentre un’altra si conta nel Lughese e un disperso a Boncellino.

Centinaia di sfollati di Conselice sono stati trasferiti nella vicina Argenta, in provincia dii Ferrara, ospitate dalla notte di mercoledì nei centri di accoglienza: palazzetto (ora pieno), palestra delle scuole elementari e Palagescad. Sono famiglie in difficoltà e con l’angoscia di aver perso tutto. Storie come quella di Maurizio: "Tutto è cominciato mercoledì pomeriggio, erano le 16.30, ero al piano terra. La piena è arrivata in pochi minuti, l’ho vista arrivare da via Paolo Fabbri; dopo dieci minuti era sulla soglia di casa. Avevo messo una paratia alta mezzo metro, ma non è stata sufficiente. Ho perso tutti i mobili, oltre a due moto. Lavoro come magazziniere, sono molto preoccupato per il futuro. In famiglia siamo in quattro, compresa mia madre che è in carrozzina. Ad Argenta ci hanno portato i vigili del fuoco e i volontari della Protezione civile".

Sono in cinque nella famiglia di Gianni: "Quando ho visto che la piena stava arrivando, ho chiuso casa e sono andato in una strada più elevata rispetto alla mia. Dalla foto che ha scattato mio fratello, nel cortile, si vede che c’è un metro e mezzo d’acqua". Segnala anche deprecabile episodio: "La Protezione civile ha preso i nipotini e li ha portati in salvo ad Argenta, a noi adulti avevano detto di andare nel campo sportivo. Ci siamo andati a piedi, lì ci hanno detto di andare ad Argenta. Siamo saliti in macchina con i bambini, con l’acqua ovunque, un residente del posto aveva messo di traverso una bicicletta per impedire a disperati come noi di passare".

Nel mirino degli sfollati anche la gestione dell’emergenza da parte del Comune di Conselice. Racconta Francesco Moreo: "Per salvare il centro dall’alluvione non ha aperto in tempo le paratie per far defluire l’acqua oltre la ferrovia; l’operazione non è servita a salvare il centro, ma le conseguenze maggiori l’ha avuto il quartiere dove vive la mia famiglia". Un tema sul quale tornano in tanti, determinati a chiedere i danni. Francesca Musti ci tiene a evidenziare la solidarietà della comunità argentana: "Ci hanno accolto benissimo, ringraziamo il paese per la generosità". La signora e il marito sono alloggiati nella palestra della scuola primaria, nell’unico letto matrimoniale allestito. Argenta si è mobilitata con ben 160 volontari e tante donazioni.

Franco Vanini