Figliuolo fa chiarezza sui rimborsi: "Si potrà arrivare a cifre più grandi"

"Chi sceglie di acquistare arredi diversi da quelli comprati un anno fa non deve temere riduzione di somme"

Figliuolo fa chiarezza sui rimborsi: "Si potrà arrivare a cifre più grandi"

Il commissario Figliuolo e il sindaco De Pascale ieri a Solarolo (Foto Tedioli)

È stato a margine dell’inaugurazione della scuola Ungaretti di Solarolo, riaperta dopo oltre un anno dall’alluvione, che il commissario per la ricostruzione Francesco Paolo Figliuolo ha voluto chiarire alcuni punti oscuri dell’ordinanza per il rimborso dei beni mobili alluvionati, da una settimana sotto la lente di ingrandimento. "La parte di Contributo di immediato sostegno spesa (Cis, ndr) per l’acquisto di mobili – ha specificato il generale – andrà sottratta dai seimila euro dell’attuale ordinanza solo qualora si scelga di acquistare un mobile o un arredo della stessa tipologia di quello acquistato e rimborsato già un anno fa".

Semplificando molto, si può dire che se parte dei cinquemila euro ricevuti nel 2023 furono spesi, fra le altre cose, per l’acquisto di un forno, i seimila euro ottenibili grazie all’ultima ordinanza potranno essere spesi nella loro interezza, a patto che al loro interno non venga riservata una somma all’acquisto di un analogo forno: nel qual caso andrebbe sottratta dal totale che si può ottenere. "Chi però sceglie di acquistare arredi diversi da quelli comprati un anno fa non deve temere di vedersi ridotta la somma a disposizione – precisa Figliuolo –. Quindi sì, è possibile che chi ha ricevuto cinquemila euro un anno fa ne riceva seimila ora", ribadisce il generale. Mentre Figliuolo chiarisce il punto più delicato della questione, sullo sfondo è difficile non notare il sopracciglio di Michele de Pascale – presidente della provincia di Ravenna e candidato presidente dell’Emilia Romagna – arrampicarsi perplesso lungo la fronte.

"Noi sindaci abbiamo già rimarcato in tutte le sedi che seimila euro non saranno sufficienti per il mobilio delle famiglie alluvionate". A de Pascale qualcuno fa notare che un arredo acquistato in emergenza un anno fa, approfittando dei prodotti della qualità più accessibile, potrebbe oggi non essere più utilizzabile: "È vero, c’è anche questo tema".

Il commissario e il primo cittadino ravennate incrociano i loro sguardi a lungo nel corso dell’inaugurazione, per poi ritrovarsi a tu per tu e confidarsi le rispettive perplessità: "Il rischio ora – evidenzia de Pascale a Figliuolo – è quello di creare una disparità fra chi era in affitto e non ha potuto ricevere il Cis, e che ora nella migliore delle ipotesi incasserà seimila euro, e chi era titolare della casa in cui viveva, e alla fine ne avrà ricevuti undicimila. Ma sempre di mobili stiamo parlando". Il commissario è sembrato comprendere la questione, muovendo però alcune obiezioni: "Ai tempi in cui furono distribuiti i Cis la struttura commissariale neppure esisteva – puntualizza il generale –. Noi fummo incaricati nei mesi successivi: credetemi che abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità con le risorse a disposizione, questi seimila euro sono una prima cifra . A ottobre arriverà il piano speciale per la ricostruzione, in queste settimane sta ottenendo il via libera da parte di tutti i ministeri coinvolti, e non sono pochi".

Filippo Donati